Presentazione al Tempio

Autore: Vincenzo Foppa

Risalente, con tutta probabilità, a una fase intermedia della carriera di Vincenzo Foppa, e realizzata cioè attorno al 1470, questa Presentazione al Tempio, dati il suo formato e la sua altezza considerevole rispetto alla larghezza (è alta 129,5 cm e larga 56), non lascia molti dubbi sul fatto che in origine fosse lo scomparto centrale di un polittico oggi ignoto. Foppa sviluppa, per il suo dipinto, un preciso momento della presentazione, ovvero l'attimo in cui il profeta Simeone riconsegna Gesù Bambino alla Madonna dopo averlo simbolicamente offerto a Dio, come prescriveva la cerimonia.

Il tutto si svolge all'interno di uno splendido tempio scorciato in prospettiva: i rivestimenti marmorei degli archi, il punto di vista scelto dal pittore e le proporzioni tra personaggi ed elementi architettonici ricordano molto da vicino una sua opera precedente, gli affreschi della cappella Portinari nella chiesa di Sant'Eustorgio, eseguiti a metà degli anni Sessanta del Quattrocento. I personaggi sono resi con tratti di vivo realismo, la caratteristica forse più tipica della pittura lombarda del Quattrocento, e i volti presentano un certo grado di caratterizzazione individuale. Nell'opera permangono poi influenze fiamminghe, ravvisabili soprattutto nella scelta dei colori, nel motivo a scacchi del pavimento, nella cura di certi dettagli (l'altare che appare alle spalle dei protagonisti, per esempio).

Non abbiamo alcuna notizia sulla provenienza di quest'opera, che comparva sul mercato antiquario nel 1940, a Milano (è probabile che anticamente si trovasse in Liguria, terra che nel Quattrocento intratteneva forti rapporti con Milano). Fu acquistata quell'anno da un nobile milanese, Paolo Gerli, ed entrò successivamente, in seguito a una donazione degli eredi, nelle raccolte della Pinacoteca di Brera, dove oggi la si può ammirare.

13 giugno 2016

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