L'Angelus

Autore: Jean-François Millet
1859-1860 circa
Parigi, Musée d'Orsay
Immagine

La pittura di Jean-François Millet, rivoluzionario artista francese di metà Ottocento, aveva spesso per protagonisti poveri contadini delle campagne francesi raffigurati nelle loro attività quotidiane. Uno dei tanti dipinti che forniscono un esempio di questo genere di pittura è l'Angelus, opera realizzata attorno al 1859. Rappresenta due giovani contadini, un uomo e una donna, che per un attimo depongono i loro attrezzi e recitano una preghiera, l'Angelus appunto, da recitarsi secondo la tradizione alle sei del mattino, a mezzogiorno e alle sei di sera. È la preghiera che dà anche il nome al discorso che il papa tiene la domenica, per via del fatto che al termine del discorso il pontefice la recita.

In una lettera che Millet inviò nel 1865 a un suo amico, lo storico Siméon Luce, descriveva così il dipinto: "L'Angelus è un quadro con due figure che ormai ha già cinque o sei anni. Non posso dirvi altro se non che l'ho fatto pensando a quando, mentre lavoravamo nei campi, mia nonna non mancava mai, sentendo il suono della campana, di farci fermare per dire un angelus per i suoi poveri defunti". Come avviene spesso nella pittura di Millet, l'artista dà quindi forma ai propri ricordi: il raccoglimento dei due contadini in preghiera comunica bene l'intensità della loro preghiera. E dobbiamo magari immaginarci, in lontananza, il suono d'una campana, che aveva anche la funzione di scandire i ritmi di vita degli abitanti delle campagne. Il villaggio a cui torneranno i due protagonisti dopo il lavoro nei campi è infatti raffigurato sullo sfondo, che si staglia contro le nubi rosse all'ora del tramonto. Le due figure principali sono al centro del dipinto, si elevano quasi monumentali, e il fatto che i loro volti siano lasciati nella penombra denota la volontà dell'artista di far concentrare l'osservatore sulle pose: devono essere quest'ultime a comunicare lo stato d'animo.

L'opera fece parte di diverse collezioni private, tra le quali quella della American Art Association che la acquistò a Parigi nel 1889. Nel 1910 entrò a far parte delle raccolte statali e fu destinata al Louvre. Fu poi trasferita nel 1986 al Musée d'Orsay, dove oggi la si può ammirare.

28 gennaio 2016

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