La Vergine delle Rocce (Parigi)

Autore: Leonardo da Vinci
1483-1486
Parigi, Louvre
Immagine

L'opera del giorno è una delle più famose di Leonardo da Vinci, ed esiste in due versioni: vi proponiamo quella conservata al Louvre, che è la più antica. Il dipinto è diventato particolarmente noto perché protagonista di alcune pagine nel romanzo "Il codice da Vinci" di Dan Brown, dove viene fornita un'interpretazione distorta dell'opera. Ma prima di vedere quali sono gli svarioni di Dan Brown, scopriamo la storia dell'opera, utile anche per comprendere alcuni suoi aspetti.

L'opera venne commissionata a Leonardo nel 1483 dalla Confraternita Laica dell'Immacolata Concezione che aveva la propria sede nella chiesa di San Francesco a Milano. Leonardo non realizzò da solo l'opera, perché nel contratto, datato appunto 1483, sono menzionati anche due suoi collaboratori, i fratelli Ambrogio ed Evangelista de Predis, due tra i maggiori pittori leonardeschi. Il contratto prevedeva anche che il dipinto fosse un trittico con la Madonna, Dio, due figure di profeti e un trionfo di angeli, ma Leonardo cambiò soggetto e raffigurò l'incontro tra Gesù e san Giovannino nel deserto, mentre negli scomparti laterali (oggi alla National Gallery di Londra), Ambrogio de Predis realizzò due angeli musicanti. Tuttavia quando Leonardo terminò l'opera nel 1486, la confraternita la rifiutò considerandola incompiuta, e a complicare le cose sopraggiunse il fatto che l'artista e la confraternita non trovarono un accordo sulla cifra da corrispondere per il dipinto.

Nacque quindi un lungo contenzioso che si risolse soltanto nel 1506, con una sentenza secondo la quale l'opera era da considerarsi incompiuta e Leonardo era obbligato, nel giro di due anni, a terminarla. A questo punto non sappiamo bene come andarono le cose, perché l'opera che fu consegnata alla Confraternita è quella che oggi si trova conservata alla National Gallery di Londra e differisce per alcuni particolari, alcuni dei quali rendono più riconoscibili le figure di Gesù e di san Giovannino (nel dipinto di Parigi invece non hanno attributi). Non sappiamo bene come la prima versione, quella del Louvre, sia arrivata in Francia: probabilmente Leonardo trovò un acquirente proprio in Francia (ricordiamo che l'artista si trasferì in Francia nel 1517).

Nel "Codice da Vinci" di Dan Brown, si dice che la confraternita che commissionò il dipinto a Leonardo era composta da monache, quando invece si trattava di una confraternita laica e per di più maschile. Sempre nel romanzo si legge che le fantomatiche monache rimasero "inorridite" alla vista del quadro (in realtà i committenti lo rifiutarono solo per questioni contrattuali, come abbiamo visto), e avrebbero suggerito a Leonardo il tema del dipinto, quello che vediamo raffigurato, quando invece abbiamo visto che il tema scelto dalla confraternita era di gran lunga differente dal risultato finale. Si asserisce poi che è Giovanni Battista che benedice Gesù Bambino, quando invece basta osservare la versione di Londra per accorgersi, come vediamo dagli attributi, che invece è Gesù a benedire san Giovannino. Infine, il gesto della mano sinistra della Madonna viene definito "minaccioso" perché la posizione della mano ricorderebbe quella degli artigli di un'aquila: si tratta soltanto di una mano fortemente scorciata (che ci dimostra tra l'altro la grande abilità di Leonardo da Vinci) e il gesto della mano sopra la testa è un gesto di protezione.

22 gennaio 2013
Per approfondire l'arte di Leonardo da Vinci: https://www.finestresullarte.info/Puntate/2011/20-leonardo-da-vinci.php

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