Festeggiamo la vigilia di Natale con una delle opere più belle e poetiche di Federico Barocci: la Natività conservata al Prado. Il dipinto venne realizzato per Francesco Maria II Della Rovere, duca di Urbino e principale committente di Federico Barocci (che era di Urbino e fatta eccezione per il suo soggiorno a Roma in gioventù, non si mosse mai dalla città natale): poi, nel 1603, la "Natività" fu inviata in dono a Margherita d'Austria, moglie dal 1599 di Filippo II di Spagna (ecco perché oggi il dipinto si ammira a Madrid).
Dipinto delicatissimo, con ambientazione notturna, ci mostra un Gesù Bambino che emana luce, con la quale inonda la scena (da notare i bagliori sul volto di una giovanissima Maria e sulla veste di san Giuseppe), una situazione questa (ovvero il Bambino che brilla di luce propria) frequente nella pittura del tempo, a sottolineare la natura divina di Gesù. Grande delicatezza ma anche grande cura per il dettaglio: Barocci non si risparmia neppure sugli oggetti, come la cesta in basso a sinistra, e non manca di conferire un certo pathos (seppur... "tranquillo") alla scena, con san Giuseppe che indica il Bambino ad alcuni personaggi fuori dalla stalla. Come la tradizione vuole, Gesù è adagiato sulla mangiatoia e il bue e l'asinello lo sorvegliano! Buon Natale a tutti! :-)
24 dicembre 2012
Per approfondire l'arte di Federico Barocci: https://www.finestresullarte.info/Puntate/2009/17-federico-barocci.php
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