Questo dipinto, oggi conservato a Sankt Moritz nel museo che porta il nome del pittore (in deposito dalla fondazione Otto Fischbacher di San Gallo), fu realizzato in due versioni, e questa risale al 1886. Il trasbordo è quello della famiglia dei pastori, padre, madre e figlioletto, che nella piccola imbarcazione trasportano un gregge di pecore da una riva all'altra del lago. "Ave Maria" fa riferimento al momento della giornata: l'Ave Maria è quella suonata, alle sei del pomeriggio, dal campanile del paesello che si vede in lontananza sulla sponda del lago. È un'opera che non contiene riferimenti a un'epoca o a un tempo ben precisi, per un effetto voluto e cercato dal pittore Giovanni Segantini, che proprio nel 1886 si era trasferito in Svizzera (tuttavia il soggetto del dipinto veniva affrontato per la prima volta quando il pittore risiedeva in Brianza). Un dipinto dall'atmosfera quindi sospesa, che ispira calma. L'opera rappresenta anche il primo esempio di pittura divisionista in Italia: il divisionismo, nato in Francia, era una tecnica pittorica che derivava dall'impressionismo e costruiva le immagini tramite piccole pennellate di colore puro affiancate, spesso puntiformi (e quando assumono carattere puntiforme, si parla anche di "puntinismo"). Tramite a questa tecnica, i pittori cercavano di trovare la massima luminosità e il massimo effetto realistico, consci anche dei recenti studi proprio sulla luce e sulla capacità di percepirla. Abbiamo un notevole esempio di tutto ciò nei riflessi dell'acqua attorno alla barca, che con il loro moto quasi circolare riflettono l'andamento delle pennellate con cui Giovanni Segantini ha dipinto il luminoso cielo al tramonto.
17 dicembre 2012
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