Sarà un "wikipediano" ad accompagnare per sei mesi il Polo del ’900 di Torino in un percorso di valorizzazione digitale del patrimonio custodito. Da oggi infatti Marco Chemello, esperto da oltre quindici anni dell’enciclopedia libera e collaborativa più consultata del web e wikipediano in residenza di altre istituzioni culturali come Accademia delle Scienze di Torino, Fondazione BEIC e Archivio storico Ricordi di Milano, guiderà il gruppo di lavoro in un percorso di quindici seminari. Per sei mesi si andrà alla scoperta delle potenzialità dei progetti Wikimedia (tra cui Wikipedia, Wikimedia Commons e Wikidata) attraverso attività pratiche volte a contribuire alle voci di Wikipedia esistenti e crearne di nuove, partendo dai temi di studio e ricerca del Polo.
Obiettivo è favorire uso, visibilità e condivisione dell’enorme patrimonio custodito dal Polo del ’900 e, allo stesso tempo, contribuire a migliorare i contenuti culturali di Wikipedia.
L’occasione di ospitare un “wikipediano in residenza” è resa possibile grazie alla collaborazione con Wikimedia Italia, che ha premiato il Polo come miglior progetto candidato al Bando 2020 per le istituzioni culturali.
“La collaborazione con Wikimedia Italia rappresenta un’opportunità di sperimentazione per valorizzare i patrimoni del Polo, raggiungere nuovi pubblici e cogliere nuovi vantaggi del digitale attraverso progetti consolidati come Wikimedia” spiega Alessandro Bollo, direttore del Polo del ’900. "Rappresenta, soprattutto, una meravigliosa possibilità di apprendimento, di ripensamento e di confronto, in una fase storica che obbliga gli istituti culturali a un surplus di consapevolezza, competenza e visioni per stare al passo con la trasformazione digitale. Grazie a questa collaborazione, in primavera, il Polo dedicherà alcuni momenti di approfondimento ai progetti Wikimedia, rivolgendosi agli enti culturali del Piemonte e alla cittadinanza. In più, l’esperienza con il wikipediano si concluderà con un convegno sul tema della comunicazione dei patrimoni culturali nell’era digitale che si terrà nell’ambito del festival Archivissima 2021 a giugno".
L’iniziativa “un wikipediano in residenza” rientra nella più ampia serie dei progetti GLAM (Galleries, Libraries, Archives and Museums) promosso e sostenuto dalla Wikimedia Foundation e dai suoi capitoli nazionali per favorire la collaborazione e la trasmissione di saperi tra istituzioni culturali e i progetti Wikimedia.
“Come ben sappiamo Wikipedia è divenuta, nei suoi vent’anni di vita, il principale progetto di scrittura collettiva al mondo, oltre che la più grande e più consultata enciclopedia; non possiede una redazione” sottolinea Marco Chemello, “perché tutti i contenuti sono scritti, alimentati e corretti da una grande community multilingue di volontari, in un’ottica collaborativa e libera che rappresenta l’aspetto più rivoluzionario, affascinante e allo stesso tempo sfidante dell’universo wiki. Per questa ragione nel corso degli anni ci siamo posti, anche come Wikimedia Italia, sempre più la questione di coinvolgere in quest’opera le istituzioni detentrici di contenuti e fonti autorevoli: oggi lavoriamo tutti i giorni con archivi, musei, biblioteche, scuole e università, enti pubblici e privati; è così che nasce il ”wikipediano in residenza“, una figura di facilitatore per i progetti GLAM con esse, che si sono diffusi anche in Italia a partire dal 2011. È vero che sono ancora relativamente poche le realtà italiane coinvolte, spesso le più innovative e coraggiose, ma sono davvero molte le possibilità di agire nella direzione dell’open access e della cultura libera e collaborativa. Sappiamo che è questa la direzione tracciata da alcune delle maggiori istituzioni culturali a livello internazionale e indicata del resto dalle direttive europee. Produrre risultati tangibili e utili per tutti collaborando con il Polo del ’900 è molto stimolante e per me, come wikimediano, è un piacere e una bella sfida”.
Un wikipediano in residenza negli archivi del Polo del '900 per valorizzare il patrimonio museale |