La Vittoria Alata, tra le più straordinarie statue in bronzo di epoca romana, è stata collocata nel nuovo Capitolium di Brescia, nella cella orientale. La grande statua in bronzo, simbolo della città di Brescia, amata da Giosuè Carducci che la celebrò nell’ode Alla Vittoria, ammirata da Gabriele d’Annunzio e da Napoleone III che ne vollero una copia, è una delle opere più importanti della romanità per composizione, materiale e conservazione ed è uno dei pochi bronzi romani proveniente da scavo giunti fino a noi. Dopo il restauro durato due anni, condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, promosso dal Comune di Brescia, dalla Fondazione Brescia Musei, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia, con il sostegno della Regione Lombardia e con il patrocinio dell’Ateneo di Brescia, Accademia di Scienze Lettere ed Arti e dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia, la celebre scultura ha trovato sede definitiva nel rinnovato allestimento museale progettato dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg. La complessa operazione di restauro e di ricerca ha coinvolto circa trenta professionisti che, ciascuno con la propria specializzazione, sono stati impegnati nelle numerose attività di conoscenza e di conservazione del bronzo.
Con la collocazione del capolavoro bronzeo si intende valorizzare l’area archeologica Brixia - Parco Archeologico di Brescia Romana in un allestimento concepito per esaltare le caratteristiche materiche e formali della statua e per valorizzare il complesso intervento di restauro. Una nuova illuminazione valorizza le architetture nel pieno rispetto dei valori archeologici.
L’inedito allestimento di Juan Navarro Baldeweg si pone all’avanguardia nella museografia internazionale: un progetto complesso da considerare come un’opera totale nella quale il rispetto dei criteri conservativi, illuminotecnici e tecnologici si coniuga alla cura dei materiali. Ad esempio, il pavimento della stanza in terrazzo veneziano, il cui carattere pietroso sarà coerente con i tradizionali pavimenti romani, quali quello del portico del vicino santuario tardo repubblicano. Un tavolo-vetrina accanto all’ingresso metterà in mostra alcune cornici in bronzo ritrovate insieme con la Vittoria nel 1826. Altri frammenti di cornici saranno disposti sulla parete occidentale per suggerire la spazialità virtuale tipica della decorazione di età romana. La sicurezza e stabilità della statua, svettante su un piedistallo cilindrico di pietra di Botticino, sono garantite inoltre da una piattaforma antisismica progettata appositamente.
È stato programmato un ricco palinsesto di iniziative espositive al Museo di Santa Giulia e al Capitolium per festeggiare il ritorno della Vittoria Alata in città.
Il progetto ha beneficiato del coinvolgimento delle eccellenze cittadine e nazionali, come la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia, l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, l’Unità di Progetto completamento Pinacoteca, riqualificazione Castello e patrimonio monumentale del Comune di Brescia, il Gruppo A2A, ed è stato possibile grazie al contributo di aziende di eccellenza nei rispettivi settori e alla sensibilità, nonché alla generosa partecipazione di alcune aziende che, mediante il sistema dell’Art Bonus, hanno donato i fondi per il restauro della statua: Antares Vision, Camozzi Group, Gruppo Saottini, Ori Martin, Tamburini, Ubi Banca che fa parte del Gruppo IntesaSanpaolo, Ubi-Fondazione CAB, Lions Club Brescia Host e Valentina Cantoni.
L’iniziativa è sostenuta dall’innovativo patto pubblico-privato Alleanza per la Cultura di Fondazione Brescia Musei, a sostegno della valorizzazione e promozione del patrimonio artistico cittadino e dei grandi eventi culturali di Fondazione Brescia Musei.
Ph.Credit Alessandra Chemollo
Brescia, la Vittoria Alata collocata nel rinnovato Capitolium |