Visitare il museo completamente nudi: è l’iniziativa che il Musée Maillol di Parigi ha immaginato per la mostra Hyperréalisme. Ceci n’est pas un corps, mostra dedicata alla scultura iperrealista con opere di George Segal, Ron Mueck, Maurizio Cattelan, Berlinde De Bruyckere, Duane Hanson, Carole A. Feuerman, John DeAndrea e diversi altri. In collaborazione con la Fédération Française de Naturisme, la federazione francese del naturismo, il museo ha organizzato una visita che intende svolgersi, si legge nella presentazione, “nel rispetto dei valori naturisti”.
Si tratta, spiega il museo, di un modo per... confrontare il proprio corpo con le opere in mostra. “Quali corpi sono reali? La mostra è, come suggerisce il titolo, incentrata sulla rappresentazione di una folla di creature immobili, inquietanti repliche del genere umano”, spiega il Musée Maillol. “Nelle nostre moderne società occidentali, a partire dalla fine degli anni Sessanta, il linguaggio del fisico si è progressivamente liberato dalle sue catene, ha condotto e accompagnato le lotte di emancipazione apportando grandi cambiamenti. Riuscire a mettersi a nudo, in senso letterale, di fronte agli altri, è prima di tutto sfidare se stessi, superare le paure e i dubbi che si possono avere su se stessi. In un contesto naturista non ’mostriamo’, non ci mettiamo in mostra, semplicemente ’siamo’. Un ritorno alle origini, distaccato dalle apparenze, che permette di vivere appieno la visita, in modo rispettoso, pudico e originale”.
Le visite nudiste sono aperte a tutti: due si sono già svolte il 10 e l’11 novembre, mentre l’ultimo “round” è previsto il 17 novembre, alle 19:30, alle 20:15 e alle 21. Visitare il museo senza vestiti ha lo stesso costo della visita “tessile”, come dicono i nudisti: 16 euro l’intero, 14 euro il ridotto per ragazzi dai 19 ai 25 anni.
“Una serata ricca”, ha commentato la Fédération Française de Naturisme sul proprio blog. “Scambi con i giornalisti, alcuni hanno cambiato punto di vista sulla nostra arte di vivere. Molte giovani donne erano sorprese di sentirsi così a proprio agio nude, tra sconosciuti anch’essi nudi. Alcuni ci hanno detto che era difficile rivestirsi. Il parallelo con le opere funziona. Congratulazioni ai volontari naturisti dell’ANP Parigi per l’accoglienza ai visitatori, la loro disponibilità e il lavoro svolto”.
Non è la prima volta che un museo ospita una visita nudista. In Francia è prassi da tempo, anche se non così frequente, e nel gennaio del 2020 per la prima volta una visita senza vestiti è stata organizzata anche in Italia, al PAC di Milano, in occasione della mostra Australia, storie dagli antipodi. Se è la prima volta per il Musée Maillol, la visita nuda non è un inedito per la mostra sull’iperrealismo che ha già fatto tappa a Liegi e a Lione prima di arrivare a Parigi, sempre organizzando serate di questo tipo, e anche con un certo successo. Gli organizzatori hanno previsto di accogliere ben 800 nudisti nelle tre tappe parigine. La mostra proseguirà fino al 5 marzo 2023.