Venezia, notevole acquisizione per Palazzo Grimani: ecco il ritratto del “paron de casa”


A Venezia, Palazzo Grimani colma una grossa lacuna: mancava infatti un ritratto di Giovanni Grimani, il ’paron de casa’. Il museo lo ha acquisito: attribuito a Domenico Tintoretto.

A Venezia importante acquisizione per Palazzo Grimani, dove arriva un’opera attribuita a Domenico Tintoretto (Domenico Robusti; Venezia, 1560 - 1635), figlio del più noto Jacopo: si tratta di un ritratto di Giovanni Grimani (Venezia, 1506 - 1593), patriarca di Aquileia, tra i più illustri esponenti della famiglia patrizia veneziana dei Grimani, a cui si deve l’attuale assetto del palazzo di famiglia nelle vicinanze di Santa Maria Formosa e la collezione di statuaria conservata nella Tribuna.

Il ritratto è datato all’inizio del XVII secolo, e sarà sistemato nella Sala a Fogliami. L’operazione fa parte del progetto espositivo Domus Grimani 1594 – 2019, la mostra che celebra, dopo oltre quattro secoli, il ritorno a Palazzo Grimani della collezione di statue classiche di Giovanni Grimani. L’acquisizione è stata possibile grazie all’acquisto del quadro da parte della fondazione Venetian Heritage, che ha finanziato anche il restauro grazie a una donazione di Emilio Ambasz: terminato l’intervento, la fondazione ha donato il dipinto al Museo statale di Palazzo Grimani: un’esempio di proficua e virtuosa collaborazione tra pubblico e privato.

“L’arrivo di quest’opera d’arte a Palazzo Grimani”, fa sapere il museo in una nota, “colma un vuoto iconografico importante, mancando il ritratto del paron de casa a cui si deve l’attuale aspetto dell’edificio, preziosa rarità nella città lagunare per via della sua conformazione architettonica che richiama la domus romana e i modelli rinascimentali della città papale. Il palazzo, mèta culturale frequentata da eruditi, letterati, artisti, sovrani e personaggi di rilievo in visita a Venezia nel Rinascimento, deve infatti il suo aspetto proprio agli interventi realizzati da Vittore Grimani e suo fratello Giovanni durante il XVI secolo e può vantare decorazioni di impronta manierista tosco-romana, con affreschi e stucchi di Francesco Salviati, Federico Zuccari e Giovanni da Udine, allievo di Raffaello”.

La mostra Domus Grimani 1594-2019, curata da Daniele Ferrara, direttore della Direzione regionale Musei del Veneto e di Palazzo Grimani e Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, ricostruisce uno dei più significativi episodi della museologia europea (la Tribuna del patriarca Giovanni Grimani, ancora integra nella sua struttura architettonica) accompagnata da arredi e opere nelle sale antecedenti, con l’intento di ricreare la decorazione di una dimora aristocratica del XVI secolo e di restituire così ai visitatori l’atmosfera di un luogo che, grazie a questo progetto, torna protagonista dell’offerta culturale veneziana attraverso un allestimento ispirato all’estetica della “casa-museo”. La mostra è visitabile fino al 30 maggio 2021.

Nell’immagine: Domenico Tintoretto (attribuito), Ritratto di Giovanni Grimani, dettaglio (inizio del XVII secolo; olio su tela, 116 x 101 cm; Venezia, Museo di Palazzo Grimani)

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Venezia, notevole acquisizione per Palazzo Grimani: ecco il ritratto del “paron de casa”


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