Uffizi, online i nuovi Archivi Digitali con migliaia di immagini e una sezione tutta dedicata agli studiosi


Gli Uffizi presentano i nuovi Archivi Digitali, con decine di migliaia di foto, e una nuova sezione tutta dedicata agli studiosi. Si conferma l’impegno online del museo fiorentino.

Rivoluzione online per le Gallerie degli Uffizi di Firenze: il museo più visitato del capoluogo toscano ha infatti inaugurato i suoi nuovi Archivi Digitali e la sezione dedicata agli studiosi, chiamata semplicemente “Studiosi” e facilmente raggiungibile dalla home page del sito dell’istituto, www.uffizi.it. Gli Archivi Digitali sono lo strumento che sostituisce le precedenti piattaforme ancora legate al Polo Museale Fiorentino: sono state profondamente riviste nei contenuti e nella forma, e sono stati rivisitati anche i servizi, in particolare l’integrazione tra le banche dati presenti. Gli Archivi Digitali includono l’Archivio Fotografico e gli inventari (oltre 600.000 immagini a disposizione, gran parte delle quali a colori, e oltre 300.000 opere d’arte schedate, con un pratico motore di ricerca), il catalogo generale (con 145.630 schede, suddivise per cinque istituzioni: Gallerie degli Uffizi con 13.329 schede, Musei del Bargello con 6.775 schede, Polo Museale della Toscana con 5.778 schede, Galleria dell’Accademia con 1.313 schede e Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato con 118.425 schede), e il progetto Euploos che include schede e immagini di migliaia di disegni del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Galleria degli Uffizi (l’obiettivo è quello di rendere disponibile in rete l’intera raccolta: 180.000 opere tra disegni, incisioni, miniature e fotografie databili dal Trecento ai giorni nostri).

Inoltre, a breve saranno disponibili online anche le mappature degli affreschi del primo corridoio della Galleria degli Uffizi, e contestualmente alla presentazione dei nuovi Archivi Digitali sono stati resi noti anche i risultati fin qui raggiunti della scansione in 3D delle statue classiche del museo, realizzata in collaborazione con l’Università dell’Indiana grazie a una convenzione stipulata nel 2016, e che prevede un impegno di cinque anni per realizzare i modelli 3D degli oltre mille marmi classici delle collezioni fiorentine agli Uffizi, a Palazzo Pitti e nel Giardino di Boboli. I risultati fin qui ottenuti sono stati caricati online nella sezione “opere”, categoria “sculture”, del sito degli Uffizi, ed è possibile anche accedere all’elenco completo della campagna attraverso il sito temporaneo https://www.digitalsculpture-uffizi.org/.

La nuova sezione riservata agli studiosi include invece, come spiegato sul sito degli Uffizi, tutto ciò che serve “per pianificare una sessione di ricerca sul patrimonio delle Gallerie: dalle modalità di accesso ai luoghi di studio, agli inventari digitali, alla galleria fotografica delle opere collezionate, con la possibilità di chiedere riproduzioni”. Gli studiosi possono quindi consultare l’archivio fotografico, l’archivio del Gabinetto dei Disegni e selle Stampe, l’archivio storico, il catalogo della Biblioteca degli Uffizi, hanno tutti i riferimenti degli uffici (catalogo, archivi, restauri) e una bacheca degli avvisi per rimanere sempre aggiornati su ciò che il museo riserva a studiosi e ricercatori.

I nuovi archivi digitali sono stati realizzati con la supervisione tecnica del Dipartimento Informatica, Strategie Digitali e Promozione Culturale: l’impegno del museo è quello di rendere sempre più fruibile l’intero patrimonio del museo anche attraverso le tecnologie digitali. Un impegno che non trascura neppure i social: per esempio, è di pochi giorni fa la notizia del raggiungimento dei 150.000 follower sull’account Instagram della Galleria. “Quelli che presentiamo oggi”, ha dichiarato Eike D. Schmidt,direttore delle Gallerie degli Uffizi, “sono i database scientifici di ricerca, alcuni dei quali risalgono agli anni Novanta del secolo scorso: gli Uffizi all’epoca erano tra gli istituti più avanzati nell’utilizzo delle tecnologie. Noi abbiamo presi questi questi dati, ne abbiamo aggiunti di nuovi, e ora li stiamo mettendo a disposizione del pubblico, speciedegli studiosi, con una nuova piattaforma più accessibile. Così le Gallerie degli Uffizi si confermano anche come centro diricerca, e non solo di divulgazione e di tutela”.

Immagine: il Corridoio di Ponente della Galleria degli Uffizi.

Uffizi, online i nuovi Archivi Digitali con migliaia di immagini e una sezione tutta dedicata agli studiosi
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