Alcune opere ottocentesche delle Gallerie degli Uffizi raggiungono Ravenna, e in particolare il MAR - Museo d’Arte della Città, a cui saranno concesse in deposito a lungo periodo, come parte di un progetto di collaborazione tra i due musei all’insegna di Dante Alighieri. Si tratta del progetto Dante nell’arte dell’Ottocento. Un’esposizione degli Uffizi a Ravenna, che prevede sia prestiti per una mostra di prossimo allestimento, ovvero Dante. Gli occhi e la mente. Le Arti al tempo dell’esilio (in programma nella chiesa di San Romualdo a Ravenna dal 6 marzo al 4 luglio 2021, a cura di Massimo Medica), sia il deposito a lungo periodo di un nucleo di opere ottocentesche di cui sopra. Inoltre, ogni anno, in concomitanza con l’annuale cerimonia del dono dell’olio da parte della città di Firenze, gli Uffizi presteranno alla città di Ravenna un’opera a tema dantesco.
La prima opera che raggiunge Ravenna è un olio su tela di Annibale Gatti (Forlì, 1827 - Firenze, 1909), Dante in esilio, che sarà in mostra nei chiostri francescani (vicini alla Tomba di Dante) dal 16 ottobre 2020 al 5 settembre 2021. Nell’opera di Gatti, Dante è ritratto in un momento di intima riflessione, in compagnia del figlio, nella pineta di Classe, citata da Dante nel Purgatorio e luogo a lui caro, ricordato nella piccola mostra anche attraverso l’esposizione di una selezione di fotografie storiche provenienti dal Fondo “Corrado Ricci” della Biblioteca Classense.
Inoltre, ieri il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, e il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, hanno siglato il Protocollo d’intesa tra Comune di Ravenna e Gallerie degli Uffizi, che prevede, oltre al prestito dell’opera di Annibale Gatti, altri due importanti prestiti: la Pala di Badia di Giotto e San Francesco nell’atto di ricevere le stimmate del Maestro della Croce 454 per la mostra Dante gli occhi e la mente. Le arti al tempo dell’esilio.
“Nell’immaginario dell’Ottocento”, ha commentato Eike Schmidt, “la pineta di Classe era un luogo da tutti considerato molto più simbolicamente dantesco della Tomba del Sommo Poeta. Ora Gallerie degli Uffizi e Comune di Ravenna, insieme, portano un iconico capolavoro ottocentesco forlivese nel cuore di Ravenna, proprio accanto alla Tomba appena restaurata oggi luogo per eccellenza della memoria dell’Alighieri”.
“Nell’ambito delle celebrazioni dantesche”, dichiara invece il sindaco De Pascale, “inauguriamo con un’opera di assoluto prestigio e di grande profondità, il percorso di collaborazione tra il Comune di Ravenna e le Gallerie degli Uffizi nel nome del Sommo Poeta. Con questo prestito diamo inizio ad un progetto pluriennale che permetterà a cittadini e visitatori, non solo durante le celebrazioni del 700° anniversario della morte, ma negli anni a venire, di essere partecipi di un percorso culturale di altissimo livello. Ringrazio il direttore degli Uffizi Eike Schmidt per la sua visione e generosità che ci ha permesso di concretizzare il profondo e significativo legame tra due città, Ravenna e Firenze, unite nel celebrare il Padre della lingua italiana”.
Immagine: Annibale Gatti, Dante in esilio (1854; olio su tela, 80 x 70 cm; Firenze, Gallerie degli Uffizi)
Gli Uffizi avviano una collaborazione con la città di Ravenna nel segno di Dante |