I Musei Civici di Treviso si organizzano per l’imminente riapertura (il Veneto infatti potrebbe presto diventare zona gialla) con diverse novità: la prima è l’apertura il lunedì (normalmente giorno di chiusura) per venire incontro alle esigenze del pubblico che non può visitare i musei il sabato e la domenica, dato che il dpcm del 14 gennaio impone la serrata dei luoghi della cultura nel fine settimana. L’orario di visita sarà dalle 10 alle 18. Inoltre, l’amministrazione comunale ha stabilito che l’accesso ai musei sarà gratis per tutto il mese di febbraio, per tutti, e i primi cento visitatori saranno omaggiati con un kit pensato appositamente per i più piccoli (borsetta dei musei con quaderno, penna e libretto personalizzato), ma anche un pensiero griffato “Musei Civici” per gli adulti, ovvero il Bollettino o una mascherina per la protezione individuale.
Le mascherine per la protezione individuale sono peraltro una novità tra i prodotti di merchandising dei musei (il visitatore potrà infatti trovarle in vendita nel bookshop di Santa Caterina e del Bailo al prezzo di 7 €). Realizzate dalla Sartoria Enrico Monti di Preganziol (Treviso) in stoffa, lavabili e riutilizzabili, riprendono particolari degli acquerelli di Antonio Carlini che l’artista trasse dagli affreschi della Loggia dei Cavalieri: un modo ulteriore per unire la necessità della protezione individuale e la promozione di una peculiarità e caratteristica dell’Urbs picta.
La riapertura passerà anche attraverso la serie di incontri gratuiti didattico culturali Arte specchio dell’Anima, organizzati dai Musei e curati da Sabina Ferro e Ilaria Simeoni, sul tema dell’arteterapia, ovvero dell’arte come esperienza dotata di potere curativo. Quattro appuntamenti attraverso i quali si potrà, attraverso l’esame di opere selezionate, far conoscere ma soprattutto “vivere con cura” l’arte come specchio della nostra persona. Gli incontri sono frutto della contaminazione tra didattica museale e pratica della medicina narrativa, da cui emergerà la funzione dell’Arte e la sua capacità di intercettare le nostre fragilità e rendere l’ordinario fonte di stupore, rinascita di cui prendersi cura e bisogno di ritrovare una risposta all’incerto respiro. Arte specchio dell’Anima sarà un’esperienza di linguaggi nuovi e la riscoperta del Museo con le sue opere, quale parte determinante dei cambiamenti che stiamo attraversando e potenziale risorsa su cui riflettere per ritrovarsi. Appuntamento il 19 febbraio e il 5 marzo al Museo Bailo, il 26 febbraio e il 12 marzo al Santa Caterina (per ogni data, considerati i numeri contingentati, ovvero numero massimo 10 visitatori, ci saranno due turni: dalle 14 alle 15.30, e dalle 16 alle 17.30. Gli appuntamenti sono dedicati ad adulti e a ragazzi dagli 11 ai 15 anni).
Il Museo Luigi Bailo diventa inoltre protagonista di un videoclip di danza realizzato dall’accademia di ballo Puppets Family, registrato durante il lockdown, per contribuire a promuovere e far conoscere il patrimonio artistico trevigiano anche alle fasce più giovani. “In questo periodo sentivamo la necessità assoluta di vivere la nostra arte”, spiegano i fondatori dell’accademia aperta nel 2008 da Dani Leiban Concepción. “Non volevamo diffondere questa nostra passione solo all’interno delle nostre case ma farla sfociare in qualcosa di importante, non solo per noi ma per l’intera comunità, anche perché esprimere e comunicare è indispensabile per il nostro settore artistico. Abbiamo pensato al Museo Bailo perché un luogo stupendo, da promuovere e da far conoscere anche ai più giovani”. Infine, al Santa Caterina è tutto pronto per il prossimo appuntamento con le grandi mostre, fissato al 26 marzo con l’apertura della temporanea dedicata al trevigiano Renato Casaro, intitolata Renato Casaro. L’ultimo cartellonista del cinema. Treviso, Roma, Hollywood, che proporrà un percorso tra arte e cinema.
“Un segno di attenzione, ma anche di ringraziamento per tutti i cittadini che, tornando a frequentare le sale museali, vorranno simbolicamente ripartire dalla bellezza”, spiega l’assessore ai Beni Culturali Lavinia Colonna Preti. “Un segno di rinascita, un invito a tornare ad alimentare il proprio spirito con l’arte, il bello, l’armonia: una forma di cura che proponiamo non solo ora ma che ci ha accompagnato dall’inizio del mandato con iniziative apprezzate dal pubblico come ‘l’Arte di star bene’ o ‘Medicina narrativa’”.
Foto: il Museo Santa Caterina
I musei di Treviso riapriranno gratis e all'insegna dell'arteterapia: le opere come medicine |