Il Museo Novecento presenta la sua nuova stagione espositiva: da settembre a dicembre 2020 si susseguiranno molti appuntamenti per un ricco programma di mostre.
Si parte il 25 settembre con l’apertura al pubblico di quattro mostre temporanee: Humus di Andrea Francolino (fino al 12 dicembre 2020), Incanto di Rocco Gurrieri e Irene Montini (fino al 28 gennaio 2021), Paradigma. Il tavolo dell’architetto (fino al 28 gennaio 2021) e Made in Italy - OFF. Suspense di Lori Lako (fino al 23 novembre 2020).
Humus di Andrea Francolino, a cura da Luca Puri e Sergio Risaliti, occuperà il primo piano, sotto il loggiato, e vedrà installate ventotto bandiere, una per ciascuno stato dell’Unione Europea più quella dell’Unione in una sorta di grande bandiera “globale” che possa essere adottata dai singoli Paesi all’insegna della tutela per l’ambiente. Su ciascuna bandiera saranno visibili le coordinate gps riferite alle sedi dei singoli parlamenti, un modo per rivelare, attraverso la posizione geografica, il proprio posto nel mondo. Gli inni delle ventisette nazioni e quello dell’Unione europea riecheggeranno nel loggiato.
In occasione della mostra Incanto, a cura di Sergio Risaliti e Luca Puri, i due giovani fotografi, illustratori e videomaker Irene Montini e Rocco Gurrieri esporranno per la prima volta i loro lavori in un museo. Incanto intende essere un viaggio attraverso un universo onirico, sovrannaturale e tenebroso. Il progetto espositivo è nato da un film inedito prodotto dal museo: i due artisti hanno tratto dalle ambientazioni del film una serie di fotografie in grande formato, che saranno esposte negli spazi al primo e secondo piano del complesso delle ex Leopoldine. Una fiaba nera in cui il set principale diventa un luogo d’ombra e di passaggio fra mondi fantastici e diabolici, esperimento cinematografico e visivo articolato tra fotografie, film e una stanza dedicata all’esposizione di una scultura a forma di “pianta”, tanto miracolosa quanto malefica, perno centrale della narrativa di questa vicenda misteriosa.
Paradigma. Il tavolo dell’architetto, ciclo espositivo a cura di Laura Andreini, che con cadenza quadrimestrale ha visto succedersi negli ambienti al piano terra del Museo Novecento i lavori di tanti grandi progettisti della scena internazionale. Durante il lockdown, Paradigma si è trasferito sulle piattaforme digitali del museo e della rivista specializzata Area, coinvolgendo numerosi studi professionali, ai quali l’architetto Laura Andreini ha chiesto di realizzare un video sul tema: “Cos’è il tavolo dell’architetto?”. I video, trasmessi con cadenza regolare durante il lockdown sui canali ufficiali del museo, faranno parte della mostra per svelare la dimensione peculiare dell’attività dell’architetto.
Infine, Suspence, a cura del direttore del museo, rientra nel progetto periodico Made In Italy - OFF. Per la prima volta il progetto allarga i confini dell’arte italiana e ospita il lavoro dell’artista Lori Lako (Pogradec, 1991), attiva da tanti anni in Italia. Una parete di grandi dimensioni (12×3.50 metri) dipinta con i colori della bandiera italiana ospita l’opera di questa artista che porta al Museo Novecento il suo lavoro site-specific: una riflessione sull’ambiente e sullo sfruttamento delle risorse che parte dal suo paese d’origine per arrivare all’Europa e al pianeta intero.
È prevista a ottobre la personale dell’artista afroamericano McArthur Binion, dal titolo Duel. McArthur Binion, in occasione della quale saranno esposti per la prima volta in un’istituzione culturale italiana i suoi lavori. Il 10 e 11 ottobre si terrà inoltre, tra il Museo Novecento e la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, la prima edizione del festival dedicato alle arti performative MATCH. Two Days on Performance / Public / Space, che intende omaggiare Allan Kaprow.
Il grande ritorno a Firenze di Henry Moore si terrà invece a novembre, dopo quasi cinquant’anni dalla famosa esposizione che lo vide protagonista al Forte Belvedere. Il primo piano del Museo Novecento e l’ambiente Room al piano terra accoglieranno disegni, grafiche e sculture dell’artista inglese.
“Essere giunti dopo due anni a creare una collaborazione scientifica con la prestigiosa Fondazione Henry Moore per riportare a Firenze le opere del maestro cinquant’anni dopo la mostra epocale al Forte di Belvedere” ha sottolineato il direttore artistico del Museo Novecento Sergio Risaliti, “è motivo di vanto e di immensa soddisfazione. La mostra organizzata per novembre vuole essere un dono alla città che ha sofferto una crisi drammatica e che sta uscendo a fatica ma con coraggio e orgoglio da questa situazione difficile”.
In occasione della Giornata internazionale della violenza contro le donne, il 25 novembre, l’artista Marinella Senatore realizzerà un’opera site-specific per il loggiato e la parete The Wall del museo e sarà protagonista di un talk sul suo lavoro e sulla relazione con le tematiche della giornata.
Il 2020 si concluderà con Solo. Arturo Martini, retrospettiva dedicata a uno dei grandi protagonisti dell’arte del Novecento, a partire dalle opere della collezione permanente del museo.
Per info: www.museonovecento.it
Nell’immagine, Incanto di Irene Montini e Rocco Gurrieri. Ph.Credit Leonardo Morfini
Il Museo Novecento presenta le sue prossime mostre. Dopo quasi cinquant'anni torna Henry Moore |