Lo studio olandese OMA - Office for Metropolitan Architecture ha vinto il concorso internazionale di progettazione "Museo Egizio 2024", a cui hanno partecipato anche Kengo Kuma & Associates di Parigi, Pininfarina Architetture e Carlo Ratti Associati e Snøhetta, per l’ampliamento e la riorganizzazione degli spazi del Museo Egizio di Torino. Lo studio di Rotterdam ridisegnerà infatti la copertura della corte interna del Palazzo del Collegio dei Nobili con l’obiettivo di ampliare gli spazi espositivi e di accoglienza.
Il progetto crea un nuovo cortile coperto, definito come Piazza Egizia, e una serie di stanze urbane collegate aperte a tutti, integrando nuovamente il museo con la rete di spazi pubblici torinesi.
Con il progetto si riorganizzeranno le aree pubbliche del museo in sei stanze. La più grande e al centro del museo sarà la Piazza Egizia, concepita come uno spazio pubblico condiviso tra il Museo Egizio e la città. Una Spina centrale collegherà tra loro le sei sale urbane, e anche ad entrambi gli ingressi del museo su Via Accademia e Via Duse. La Piazza Egizia sarà un cortile multifunzionale a due livelli che mostrerà l’architettura originale del museo e le tracce degli interventi che si sono susseguiti nel tempo. Al livello 0, le molteplici aperture storiche del cortile, che erano state chiuse dopo la ristrutturazione del museo nel 2010, saranno restaurate, ricollegando questo spazio pubblico alla città. Al livello -1, dove si trovano il Giardino Egizio e lo spazio per eventi e apprendimento, viene scoperta la facciata originale del Collegio dei Nobili.
Sopra Piazza Egizia sarà installata una tettoia trasparente per creare un ambiente temperato. La sua griglia strutturale in acciaio rivestita in alluminio è un dispositivo per la raccolta dell’acqua piovana, la ventilazione dell’aria e la fornitura di illuminazione.
La realizzazione dell’opera conta su un finanziamento di circa 12,5 milioni per i lavori. Obiettivo realizzare l’intervento entro ottobre 2024.
Foto di Alessandro Rossi
Ecco come sarà il rinnovato Museo Egizio. Lo studio OMA vince il concorso internazionale |