Singolare vicenda quella accaduta nelle ultime ore in Spagna, dove è in corso una vera lotta tra due diocesi che ha come oggetto del contendere la restituzione di oltre un centinaio di opere d’arte. Nel dettaglio, la diocesi di Barbastro-Monzón (che corrisponde alla zona orientale della provincia di Huesca, nella regione dell’Aragona) ha intentato una causa civile contro la diocesi di Lleida (che si trova invece in Catalogna) e contro il Museo Diocesano di Lleida per richiedere la restituzione di 112 opere d’arte conservate nel museo catalano. Secondo la posizione della diocesi di Barbastro-Monzón, i problemi rimontano al 1995, quando il Vaticano, nel creare proprio la nuova diocesi di Barbastro-Monzón, assegnò a quest’ultima 111 parrocchie che prima erano sotto la giurisdizione della diocesi di Lleida. Di conseguenza, tutte le parrocchie hanno iniziato, a partire da quella data, a reclamare le opere d’arte di loro pertinenza che si trovavano nel museo di Lleida.
Iniziò dunque un processo che diede ragione ai reclami della nuova diocesi, e nel 2007 una sentenza del tribunale della Segnatura Apostolica stabilì che le 112 opere in questione non erano di proprietà della diocesi di Lleida ma si trovavano semplicemente in deposito nel museo catalano, e impose dunque la restituzione immediata alle parrocchie che ne detengono la proprietà. La diocesi leridana ha presentato numerosi ricorsi (pronunciandosi per esempio sul fatto che le sentenze riguardano solo la proprietà, e non la collocazione dei beni), senza però trovare accoglienza. Si è arrivati dunque ai giorni nostri: il vescovo di Barbastro-Monzón ha dichiarato a El País, quotidiano che si è occupato della vicenda, che la causa civile sarà il “passo definitivo” e spera che “più che ottenere una sentenza a favore, si faccia in modo che vengano applicate quelle già emesse”. L’idea di procedere con la causa è giunta dopo che la diocesi di Lleida ha riconosciuto la proprietà delle 112 opere, ma ha dichiarato di non poterle restituire in quanto sono trattenute dal Consorcio del Museo Comarcal, l’ente che gestisce il Museo Diocesano di Lleida e che non ha partecipato ai tavoli di discussione tra le due diocesi. Si è poi aggiunto anche il governo regionale dell’Aragona, che ha chiesto alla diocesi di Barbastro-Monzón di poter entrare in causa: proprio nelle scorse ore, l’assessore all’istruzione, alla cultura e allo sport della giunta aragonese, Mayte Pérez, ha dichiarato che la regione si presenterà “come coadiuvante nel processo, perché comunque non siamo i proprietari di questi beni” e ha assicurato che però “accompagneremo la diocesi in tutte le questioni per le quali riterrà utile il nostro aiuto. Loro hanno optato per un ricorso civile, ma sappiano che siamo a loro disposizione”.
Nell’immagine: il Museo Diocesano di Lleida. Ph. Credit Manuel Portero.
Spagna, lotta tra due diocesi per la restituzione di 112 opere d'arte |