L’AR Studio di Snapchat e il Louvre presentano Egypt Augmented, una serie di esperienze innovative ed educative di realtà aumentata da vivere nel Dipartimento delle Antichità Egizie e nella Cour Carré del museo parigino, grazie alle tecnologie offerte da Snap.
Sarà possibile scannerizzare, con il proprio smartphone o attraverso la fotocamera di Snapchat, il QR code posizionato sulla targhetta dell’opera per attivare esperienze di realtà aumentata, che saranno disponibili per un periodo limitato di un anno. Vediamo in cosa consistono queste esperienze: Naos di Amasis, i bassorilievi sbiaditi in granito rosa sui quattro lati del Naos riappaiono per essere riscoperti e ammirati dai visitatori. La statua del dio Osiride che riceve le offerte rituali e il culto quotidiano dietro le porte di legno del naos, una piccola cappella allestita nella parte più segreta del tempio, riacquista così il suo posto e la sua funzione originari; la Sala degli Antenati torna a essere completamente a colori, con pigmenti vivaci che conferiscono luminosità, omaggiando le dinastie di re che hanno preceduto il faraone Thutmose III sul trono d’Egitto; lo Zodiaco di Dendera, il rilievo del soffitto della volta, ispirato ai modelli babilonesi, egizi e greco-romani, viene svelato in 3D, con una spiegazione del suo scopo. Per atttivare le esperienze di realtà aumentata è necessario scansionare il QR code sul cartellino dell’opera, puntare la fotocamera esterna sull’opera selezionata per sbloccare l’esperienza, selezionare ’Scopri di più’ per essere reindirizzati al sito web del Louvre per ulteriori informazioni. È possibile infine condividere l’esperienza tramite Snap, sulle Stories o su Spotlight.
Queste esperienze di realtà aumentata rivelano forme, materiali, colori e decorazioni scomparsi nel tempo, mostrando le opere d’arte sotto una nuova luce. Il team di AR Studio, in stretta collaborazione con i curatori del Dipartimento di Antichità Egizie del museo, ha potuto progettare ricostruzioni tridimensionali degli elementi mancanti, restituire virtualmente i pigmenti originali e creare maschere, partendo da un corpus di archivi e riferimenti storici.
“L’AR Studio di Snap è stato creato per educare e ispirare il mondo sulle possibilità della realtà aumentata nell’arte, nell’istruzione e nella cultura. Siamo onorati di aver potuto collaborare con una delle istituzioni culturali più emblematiche della Francia, il Museo del Louvre, per utilizzare le nostre tecnologie e svelare alcuni segreti delle antichità egizie”, ha commentato Donatien Bozon, AR Studio Director. “Con oltre 250 milioni di persone in tutto il mondo che interagiscono ogni giorno con la realtà aumentata di Snapchat, il suo utilizzo è in piena espansione e si evolve di giorno in giorno, in particolare verso usi educativi e culturali. Attraverso queste esperienze di realtà aumentata, volevamo offrire nuove prospettive di contemplazione culturale al Museo del Louvre, offrendo ai visitatori un’esperienza interattiva e immersiva che approfondisca la scoperta delle opere d’arte”.
“Siamo felici di collaborare con l’AR Studio di Snap a questo esperimento unico di realtà aumentata. Un tuffo nello splendore degli antichi capolavori egizi che è anche un fantastico strumento di scoperta e di mediazione per tutti i nostri visitatori”, ha dichiarato Laurence des Cars, direttrice e presidente del Louvre. “Questa collaborazione sottolinea come le nuove tecnologie possono supportare il Louvre nella sua missione di rimanere un luogo dove le persone si emozionano, dove imparano a vedere e dove la conoscenza viene trasmessa in modo sempre diverso”.
Nel settembre 1822, Jean-François Champollion utilizzò la Stele di Rosetta per trovare la chiave di decifrazione dei geroglifici egizi. Nel 1830, in riconoscimento del servizio reso da Champollion all’Antico Egitto, il viceré d’Egitto, Mehemet Ali, annunciò che avrebbe offerto a Carlo X e alla Francia i due obelischi eretti davanti al Tempio di Amon di Luxor. Inizialmente si pensava di collocare gli obelischi davanti al colonnato di Perrault, sulla facciata orientale del Museo del Louvre, prima che Jean-François Champollion immaginasse di collocare un obelisco nel cortile quadrato del museo. L’unico obelisco trasportato in Francia fu infine eretto in Place de la Concorde il 25 ottobre 1836.
Per rendere omaggio alla visione originale di Champollion, l’obelisco di granito della Concorde, che pesa 222 tonnellate, è ora installato virtualmente sul suo basamento originale al centro del cortile del Louvre, grazie alla realtà aumentata e alla tecnologia Custom Landmarker di Snap. Per attivare l’esperienza nella Cour Carrée occorre scansionare il QR code presente vicino alla fontana o aprire la fotocamera di Snapchat, puntare lo smartphone sulla fontana della Cour Carrée per vedere apparire l’obelisco e decifrare i geroglifici grazie alla realtà aumentata, selezionare ’Scopri di più’ per essere reindirizzati al sito web del Louvre per ulteriori informazioni. E infine si può condividere la propria esperienza tramite Snap, sulle Stories o su Spotlight.
AR Studio e il Louvre hanno tuttavia voluto offrire un’esperienza che fosse accessibile anche agli Snapchatter di tutto il mondo. Grazie a una speciale Lente facciale, gli Snapchatter potranno calarsi nei panni di un uomo o di una donna dell’antico Egitto, indossando maschere funerarie ricostruite in 3D e fedeli a quelle esposte al museo. Per attivare l’esperienza a casa occorre aprire l’applicazione di Snapchat, selezionare la Lente “Egypt Augmented - The Masks” disponibile nel carosello delle Lenti. È possibile provare le diverse maschere in modalità selfie o farlo provare ai propri amici con la telecamera esterna. Selezionare ’Scopri di più’ per essere reindirizzati al sito web del Louvre per ulteriori informazioni. E infine si può condividere la propria esperienza tramite Snap, sulle Stories o su Spotlight.
Snapchat e Louvre insieme per un nuovo sguardo sull’antico Egitto con esperienze di realtà aumentata |