Spostare il celebre Ratto delle Sabine, capolavoro del Giambologna che si trova sotto la Loggia dei Lanzi a Firenze, dentro gli Uffizi e sostituirlo con una copia: la proposta è stata lanciata oggi da Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, durante un’intervista all’Ansa. I motivi? L’esposizione all’inquinamento, agli agenti atmosferici e ai danni arrecati dai turisti, già occorsi in passato. Della proposta si discute già da anni: nel 2000, ad avanzarla, era stato Antonio Paolucci, allora Soprintendente.
“Realizzare una copia, e trasportare l’originale all’interno del museo è una ipotesi oggi molto piu’ economica e praticabile che in passato”, ha spiegato Schmidt, evidenziando che “una soluzione per questa scultura sarebbe opportuna, perchè negli ultimi 15 anni le sue condizioni sono inevitabilmente peggiorate”, nonostante “il continuo monitoraggio e le cure dei restauratori dell’Opificio delle pietre dure”. Il direttore ha poi illustrato l’attività espositiva del 2018: ci sara una retrospettiva dell’artista tedesco contemporaneo Fritz Koenig, con circa 200 opere esposte tra Uffizi e Boboli, e una mostra, dall’8 marzo, sulla pittrice bolognese Elisabetta Sirani. Inoltre è previsto l’ampliamento del museo con un auditorium, intitolato a Giorgio Vasari, che ospiterà incontri, conferenze, concerti e varie attività.
Schmidt: spostare il Ratto delle Sabine dentro agli Uffizi |