A Roma riapre il Passetto di Borgo, il corridoio segreto che collegava il Vaticano a Castel Sant'Angelo


A Roma, dopo anni di chiusura, riapre il Passetto di Borgo: era il corridoio segreto che i papi percorrevano per andare dal Vaticano a Castel Sant’Angelo. Adesso è visitabile con un nuovo percorso che ha abbattuto le barriere architettoniche.

A Roma, è stato restituito al pubblico il Passetto di Borgo, il celebre passaggio fortificato che collega il Vaticano a Castel Sant’Angelo: una sorta di... Corridoio Vasariano romano, riaperto quest’anno esattamente come l’omologo di Firenze (che in effetti è noto anche come il “passetto fiorentino”, mentre in antico il Passetto di Borgo era chiamato anche il “Corridoio”). La riapertura rappresenta un evento di grande rilievo, inserendosi simbolicamente alla vigilia dell’apertura della Porta Santa per l’inizio del Giubileo.

Grazie a un ambizioso progetto di valorizzazione, il Passetto torna a vivere attraverso un programma permanente di visite guidate, arricchito da percorsi serali e da nuove modalità di accesso che ne sottolineano il valore inclusivo e partecipativo. Questo traguardo è stato possibile grazie alla sinergia tra la Soprintendenza Speciale di Roma, responsabile dei lavori di messa in sicurezza e restauro, e la Direzione Generale Musei / Istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo, che ha curato la narrazione museologica e la valorizzazione del monumento.

I lavori sono cominciati nel dicembre 2018 e sono terminati nel marzo 2024: in questi anni è stato eseguito il restauro di parte del paramento murario esterno, di parte degli intonaci interni e delle pavimentazioni interne. Realizzato anche il consolidamento della parte vicina a Porta Angelica, inoltre è stato installato un nuovo impianto di illuminazione con corpi illuminati e di emergenza, e sono state abbattute le barriere architettoniche, con anche l’installazione di due ascensori e la realizzazione di una botola meccanizzata che consente l’accesso dal livello superiore al livello inferiore. Installata anche una dorsale in fibra ottica che in futuro consentirà l’installazione di altri dispositivi multimediali.

Passetto di Borgo
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Cos’è il Passetto di Borgo

Il Passetto di Borgo è molto più di un corridoio fortificato: è un simbolo della storia di Roma e della Chiesa. Le prime fortificazioni in questa zona risalgono all’epoca del re ostrogoto Totila (VI secolo d.C.), poi rafforzate da papa Leone IV nel IX secolo. Il Passetto fu progettato per collegare il Vaticano a Castel Sant’Angelo, e la sua costruzione risale al pontificato di Niccolò III nel 1277. Successivi interventi, come quelli di Alessandro VI, conferirono al Passetto l’aspetto che conosciamo oggi, rendendolo un passaggio coperto e sicuro. Durante il Sacco di Roma del 1527, il Passetto fu protagonista di un episodio drammatico: papa Clemente VII riuscì a salvarsi dalle milizie imperiali di Carlo V utilizzandolo come via di fuga. Si salvarono anche alcuni dei prelati e dei nobili che facevano parte del corteo papale (composto da oltre 3.000 persone tra cardinali, vescovi, ambasciatori e nobili), ma molti morirono durante lo scontro (incluse 147 guardie svizzere che trovarono la morte per proteggere la vita del papa). I lanzichenecchi non riuscirono a espugnare Castel Sant’Angelo, ma il 31 maggio del 1527 Clemente VII formò comunque la resa.

Il Passetto perse la funzione di struttura difensiva nel Cinquecento inoltrato, quando cioè nel 1565, per volontà di Pio IV, venne realizzata una nuova cinta muraria attorno ai Palazzi Vaticani). L’assetto attuale risale proprio all’epoca di Pio IV, quando il livello del Bastione di San Marco fu elevato fino a occultare al suo interno la torretta di Niccolò V, a cui venne addossata una rampa elicoidale di collegamento alla marcia ronda. Diventato un elemento urbano integrato, è oggi simbolo della storia di Roma, intrinsecamente legata a quella di Castel Sant’Angelo, un luogo che ha visto intrecciarsi le vicende della Roma imperiale, papale e moderna.

Passetto di Borgo
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Il Bastione San Marco, cuore del percorso

Il collegamento tra il Passetto di Borgo e Castel Sant’Angelo avviene attraverso il Bastione San Marco, che conserva tracce tangibili delle diverse fasi di fortificazione. Ambienti di servizio, prigioni, cannoniere e mulini raccontano le molteplici vite di questo spazio. Oggi, il Bastione ospita un allestimento museale che propone un viaggio tra storia e memoria, grazie a opere emblematiche e a una narrazione coinvolgente.

Tra gli oggetti esposti spiccano un gruppo scultoreo raffigurante l’incontro tra papa Eugenio IV e l’imperatore Sigismondo, opera del 1911 di Giovanni Prini, e una palla da bombarda del XVI secolo. La palla presenta un imponente monogramma inciso, formato da tre lettere intrecciate, scritte in caratteri capitali latini. Il monogramma C.T.P. corrisponde a CRISPO TIBERIO PREFETTO, castellano di Castel Sant’Angelo durante il pontificato di Paolo III Farnese dal giugno 1542 all’aprile 1545, periodo in cui fu realizzata la palla, legata agli assedi che coinvolsero il Passetto durante il XVI secolo. Presente anche una effigie in marmo di papa Paolo IV, trovata nel Tevere all’altezza di Castel Sant’Angelo durante i lavori di edificazione degli argini nel corso dell’Ottocento. Venne identificata come frammento della colossale statua di papa Paolo IV Carafa, che fu realizzata, secondo la testimonianza di Giorgio Vasari, da Vincenzo de’ Rossi: la grande statua, sistemata sul Campidoglio, fu abbattuta e distrutta immediatamente dopo la morte del pontefice dal popolo romano. La testa, caratterizzata da un potente verismo, reca una datazione corrispondente al periodo 1555-59 e si collega alla piena del Tevere, avvenuta il 17 settembre 1557 durante il pontificato di Paolo IV, che danneggiò il Passetto. Esposto anche un cannoncino ad avancarica in bronzo, realizzato nell’Ottocento, che ricorda la tradizione del celebre sparo di mezzogiorno, avviata a Castel Sant’Angelo nella prima metà del XIX secolo, dapprima sulla Terrazza dell’Angelo, poi su uno dei Bastioni in quanto le onde sonore si propagavano meglio dal basso verso l’alto, e infine spostata al Gianicolo, luogo in cui ancora si compie, tutti i giorni alle ore dodici. Il sonetto composto dal poeta romano Giuseppe Gioachino Belli, Er Passetto de Castel Sant’Angiolo del 1845, si conclude con “benedizione e ccannonate a ppalla”, ricordando così la funzione storica e militare di Castello in merito alle artiglierie.

L’allestimento include anche un’installazione multimediale, progettata da Studio Azzurro, che arricchisce l’esperienza espositiva.

Passetto di Borgo
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Come si visita il Passetto di Borgo

Le visite guidate, gestite in collaborazione con Coopculture, conducono i visitatori lungo un itinerario che si snoda dalla Torre del Mascherino su Piazza della Città Leonina al Bastione San Marco presso Castel Sant’Angelo. Il percorso alterna due livelli distinti: il livello superiore, scoperto, regala splendide viste su Roma, mentre il livello inferiore, coperto, evoca l’atmosfera segreta del corridoio utilizzato dai Pontefici come via di fuga sicura.

Un aspetto cruciale del progetto è l’impegno per l’accessibilità. Grazie a un nuovo elevatore presso la Torre del Mascherino, a partire da gennaio saranno attivate visite dedicate ai visitatori con difficoltà motorie, permettendo di superare le barriere architettoniche di un luogo concepito originariamente per essere inaccessibile e segreto. La riconfigurazione delle pendenze e l’installazione di ascensori lungo il percorso assicurano a tutti l’opportunità di vivere questa straordinaria esperienza.

Le visite guidate sono per gruppi di 25 persone e prevedono tre formule diverse: la visita guidata diurna al Passetto e al Bastione San Marco senza ingresso a Castel Sant’Angelo (4 euro + 12 per la visita guidata obbligatorio della durata di un’ora), la visita guidata diurna integrata con l’ingresso ordinario a Castel Sant’Angelo (16 euro + 10 per la visita) e la visita speciale notturna che include la visita guidata al Passetto e una suggestiva passeggiata all’interno di Castel Sant’Angelo tra Bastioni e Sala Paolina, senza altro pubblico presente (4 euro + 24 per la visita guidata speciale).

Passetto di Borgo
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Verso una fruizione sempre più ampia e inclusiva

La riapertura del Passetto non è che il primo passo di un progetto più ampio, sostenuto da un finanziamento di 2,5 milioni di euro. Nei prossimi tre anni, grazie alla collaborazione tra il Ministero della Cultura e le istituzioni museali coinvolte, sono previsti ulteriori interventi per la tutela e la valorizzazione del monumento, con l’obiettivo di rendere il Passetto sempre più accessibile e partecipativo.

La primavera porterà nuove iniziative, tra cui percorsi didattici per le scuole, pensati per avvicinare i più giovani alla storia del Passetto. Durante l’estate, invece, sarà lanciato un programma di aperture speciali che consentirà ai visitatori di esplorare autonomamente il monumento e ammirare la città eterna da una prospettiva unica.


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