Roma, Palazzo Barberini da oggi ha un ristorante: si chiama Serre Barberini


A Roma, Palazzo Barberini, una delle due sedi delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, da oggi ha un ristorante: si chiama Serre Barberini e ha sede nella serra ottocentesca del giardino del Palazzo.

A Roma, Palazzo Barberini, una delle due sedi delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, si dota di un caffè ristorante. Si chiama Serre Barberini ed è da oggi aperto nella serra ottocentesca dei giardini di Palazzo Barberini. La serra, accessibile sia da via XX Settembre 2 che da via Quattro Fontane 13, può essere visitata anche senza acquistare il biglietto d’ingresso al museo.

La serra è stata progettata presumibilmente dall’architetto Francesco Azzurri (1827-1901) e la costruzione fu conclusa nel tardo XIX secolo. L’edificio è stato recentemente sottoposto a un approfondito e lungo lavoro di restauro e rifunzionalizzazione. Si tratta di una struttura lunga 37 metri, orientata in modo da massimizzare l’apporto solare. È composta da una struttura in muratura portante combinata con un sistema in acciaio e vetro sui fronti sud, est e ovest, con colonne in ghisa. Al centro si trova una fontana.

Per rendere vivibili gli ambienti interni e al contempo valorizzare la natura primigenia della serra come “macchina solare”, sono stati installati pannelli fotovoltaici vetro-vetro sulla copertura inclinata. Questo intervento trasforma le vetrate in un diaframma capace di filtrare i raggi solari, garantendo così la piena sostenibilità energetica dell’ambiente e assicurandone una temperatura interna piacevole.

Gli arredi di Serre Barberini si ispirano alle caffetterie di fine Ottocento in stile floreale, con un’estetica di sobrietà e omogeneità dell’insieme. Questo design armonizza tipologia e colori dell’arredo interno ed esterno con la struttura della serra e con lo spazio circostante. L’elemento d’arredo più distintivo è il gioco di luci e ombre creato dalla luce che entra nella serra, accompagnato dal suono dell’acqua della fontana centrale.

Il giardino di Palazzo Barberini, originariamente un magnifico teatro di natura e arte nel Seicento, riflette la passione per i fiori dei nipoti di Urbano VIII, i cardinali Francesco e Antonio. La piantumazione si basava sulla conoscenza botanica del gesuita Giovan Battista Ferrari e comprendeva una serie di statue della collezione di antichità dei Barberini. Oggi il giardino presenta aiuole delimitate da siepi e alberi, una casetta di sughero dei giardinieri risalente al periodo tra XIX e XX secolo e la stele egizia in granito di Amon-Ra, proveniente dal tempio di Iside in Campo Marzio.

Serre Barberini, gestito da Panda Catering, offre servizi di caffetteria, brunch, aperitivo e pranzo. La proposta gastronomica considera il patrimonio enogastronomico italiano e regionale, l’internazionalità e l’eterogeneità della clientela, e la stagionalità dei prodotti. È possibile organizzare eventi esclusivi all’interno della serra, offrendo un’esperienza in un ambiente storico e raffinato. Serre Barberini è dunque luogo dove storia, arte e gastronomia si incontrano, e soprattutto garantirà un servizio in più ai visitatori delle Gallerie Nazionali di Arte Antica.

“L’apertura di Serre Barberini”, commenta Thomas Clement Salomon, direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, “rappresenta oggi finalmente l’occasione per dotare il museo di un servizio finora assente e offrire ai suoi visitatori, ma anche alla cittadinanza, al quartiere e ai turisti, un punto di sosta e ritrovo in uno dei luoghi più straordinari di Roma, un giardino all’italiana segreto che speriamo d’ora in poi sia sempre più noto, ammirato e vissuto dal grande pubblico”.

Roma, Palazzo Barberini da oggi ha un ristorante: si chiama Serre Barberini
Roma, Palazzo Barberini da oggi ha un ristorante: si chiama Serre Barberini


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