Via il vetro da uno dei capolavori più iconici di Caravaggio, il Giovane con canestra di frutta, opera che Michelangelo Merisi (Milano, 1571 - Porto Ercole, 1610) dipinse poco dopo il suo arrivo a Roma (probabilmente attorno al 1596-1597 secondo l’ultima proposta, formulata dallo storico dell’arte Alessandro Zuccari, dopo che per lungo tempo è stata ritenuta opera del 1592-1594). Il dipinto, che si mostra senza il vetro da ieri 24 agosto, era parte della collezione di Scipione Borghese, nella quale entrò nel 1607: faceva parte delle 107 opere sequestrate quell’anno al Cavalier d’Arpino, maestro di Caravaggio, che fu accusato di possesso illegale di armi da fuoco e, dopo l’arresto, fu costretto a cedere la propria raccolta alla Camera apostolica. Il papa Paolo V, al secolo Camillo Borghese, donò la collezione al nipote Scipione, che ebbe così modo di rimpinguare la sua mirabolante raccolta (che fu spesso ampliata con metodi simili).
A decidere per la rimozione del vetro, per consentire al visitatore un rapporto più diretto con l’opera, è stata la direttrice della Galleria, Francesca Cappelletti, che ha voluto in questo modo abbattere la barriera tra dipinto e osservatore. “Una scelta dalla parte dello spettatore, senza più confinamento né separazione”, ha dichiarato al Corriere, “in linea anche con la riappropriazione fisica del museo dopo i mesi di chiusura. Il vetro peraltro non aveva ragione di restare, era lì per inerzia, e dei sei quadri di Caravaggio era l’unico ad averlo. Nessun motivo conservativo. Per cui, via. Ora questa visione svelata permette davvero di ammirare tutta la maestria del pittore fin nei dettagli, straordinari”. E a settembre forse anche un’altra opera perderà il vetro: la Dama con liocorno di Raffaello. In questo caso però i tecnici dovranno valutare: essendo una tela applicata su tavola presenta problemi conservativi maggiori rispetto al dipinto di Caravaggio. Ma se non ci saranno ostacoli, anche Raffaello si mostrerà senza vetro ai visitatori del museo romano.
Il Giovane con canestra di frutta verrà probabilmente abbassato all’altezza degli occhi dell’osservatore (adesso infatti si trova in una posizione piuttosto elevata). Non si tratterebbe, ha spiegato Cappelletti, di un’azione contraria alla storia del museo: “La Borghese”, ha dichiarato, “è un museo particolare e non possiamo certo eliminarne la storia. ”Credo però sia possibile ipotizzare l’abbassamento, almeno un po’, di alcuni quadri".
Immagine: Caravaggio, Giovane con canestra di frutta (1596-1597; olio su tela, 70 x 67 cm; Roma, Galleria Borghese)
Caravaggio, alla Borghese via il vetro dal Giovane con canestra di frutta |