Dal 6 gennaio 2022 riapre, dopo oltre vent’anni di chiusura, la Casa romana nei sotterranei del Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco di Roma. La domus risale nelle sue principali strutture al IV secolo d.C.; la sua scoperta è casuale e avvenne nel 1899 nel corso dei lavori di parziale demolizione dell’edificio rinascimentale che dal 1948 ospita il Museo, realizzati in occasione dell’apertura del nuovo asse viario di Corso Vittorio Emanuele. Non è accessibile al pubblico dal 2000 e ora sarà straordinariamente aperta tutti i giorni, eccetto il lunedì, fino al 9 gennaio, e fino alla fine di febbraio solo nei fine settimana, dal venerdì alla domenica. La riapertura temporanea della Domus, legata alla sperimentazione, è solo il primo passo di un più ampio e complesso progetto di valorizzazione del sito.
Inoltre dal 6 gennaio l’antichità incontra l’innovazione sostenibile grazie al nuovo progetto Li-Fi, una modalità di visita con tecnologia senza fili, che permette di approfondire una selezione di opere della collezione permanente del museo. Il Museo Barracco è dunque tra i primi musei al mondo a dotarsi del sistema Li-Fi, acronimo di Light Fidelity. Si tratta di un meccanismo di comunicazione tra i più moderni e innovativi che consente di trasmettere informazioni e immagini in modalità wireless, mediante la modulazione della luce, da appositi faretti LED ai dispositivi mobili dei visitatori dotati di fotocamera. Per accedere ai contenuti multimediali di approfondimento, basta scaricare l’apposita App e posizionare lo smartphone o il tablet sotto la luce del faretto Li-Fi. La tecnologia si può sperimentare al Museo fino al 20 febbraio 2022, con possibilità di proroga, e coinvolge quattordici punti di interesse, di cui nove nelle sale al piano terra e al primo piano e cinque nella Casa romana.
Ph.Credit Francesco Giordano
Roma, riapre dopo vent'anni la Casa romana nei sotterranei del Museo Barracco |