Restaurata la decorazione pittorica della Biblioteca del Museo Bagatti Valsecchi, intervento compiuto dallo Studio Carlotta Beccaria & Co grazie al Fondo Monti di Italia Nostra durante la chiusura della sede museale milanese a causa delle restrizioni anti-Covid imposte dal governo.
La decorazione pittorica della Biblioteca si ispira alla sala capitolare di Santa Maria della Passione, affrescata con un monumentale ciclo pittorico di Ambrogio Bergognone, tra i luoghi più significativi della Milano rinascimentale.
L’intera decorazione fu realizzata nel 1887 da Luigi Cavenaghi, apprezzato artista oltre che abile restauratore, specializzato anche nell’imitare l’arte del passato e proprio per questa ragione chiamato dai fratelli Bagatti Valsecchi per questa commissione. Cavenaghi sostituì ai busti di religiosi che compaiono nelle lunette degli affreschi cinquecenteschi i motti in latino tratti da autori antichi quali Ovidio, Orazio, Tibullo. Questa antologia di citazioni è un motivo ricorrente non solo nella Biblioteca, ma anche in tutte le altre stanze della casa-museo.
Lucia Pini, conservatrice del museo, racconta: “Prima del restauro, la decorazione della Biblioteca appariva seriamente compromessa: a rivelarsi problematici furono infatti già alcuni materiali impiegati nel XIX secolo poiché, non permettendo la regolare traspirazione della muratura, avevano portato alla massiccia formazione di sali. Questi ultimi, spingendo al di sotto dello strato più superficiale dell’intonaco, avevano provocato negli anni il rigonfiamento e addirittura il distacco di ampie parti della decorazione pittorica. Ripetuti impacchi per la rimozione dei sali e piccole iniezioni di calce per consolidare le zone a rischio hanno preceduto l’integrazione pittorica delle parti perdute, che è stata realizzata con colori reversibili e mappata con precisone”.
Grazie a questo restauro, si torna ad ammirare la Biblioteca con tutti gli oggetti lasciati come erano nella loro collocazione originaria, a partire dalla coppia di globi del 1579, uno terrestre e l’altro celeste, che si trova in mezzo alla sala con il lungo tavolo centrale che ospita antichi manufatti in avorio, cofanetti e strumenti scientifici.
Pensata come luogo di raccoglimento, la Biblioteca è completamente rivestita da armadi in legno decorati con gli stemmi di famiglia. Sopra di essi sono allestite alcune maioliche e all’interno sono conservate le numerose riviste d’arte e di architettura che i due fratelli consultarono alla fine dell’Ottocento alla ricerca di motivi decorativi da riproporre nella loro dimora.
Su un grande leggio si trova infine ancora oggi aperto il volume di Pietro Toesca, edito nel 1918, che illustra tutte le collezioni e gli ambienti di Casa Bagatti Valsecchi.
La Biblioteca e l’intero Museo Bagatti Valsecchi sono visitabili dal 6 maggio 2021. Sarà temporaneamente aperto dal giovedì alla domenica, con orari più estesi nel fine settimana fin dalla mattina: giovedì e venerdì dalle 13 alle 17.45, sabato e domenica dalle 10 alle 17.45. Le sale del museo possono accogliere pochi visitatori alla volta: è quindi obbligatorio acquistare preventivamente il biglietto online dal sito www.museobagattivalsecchi.org per le visite nei weekend, ma è consigliata la prevendita anche negli altri giorni settimanali. Chi visita il museo dal 6 al 9 maggio riceverà inoltre gratuitamente la tessera Amici del Museo Bagatti Valsecchi che dà diritto a ingressi illimitati e gratuiti per tutto l’anno, oltre ad un’ampia serie di vantaggi, riduzioni e convenzioni, nonché la possibilità di partecipare a tutti gli eventi e le visite culturali organizzate per i soci e a loro riservate.
Ph.Credit Museo Bagatti Valsecchi
Museo Bagatti Valsecchi, restaurata la splendida decorazione pittorica ottocentesca della Biblioteca |