Dal 1° marzo 2024 si potranno visitare 3000 metri quadrati di superficie in più della Reggia di Caserta. Dopo circa un secolo infatti sarà aperta al pubblico l’ala nord ovest del Palazzo reale della Reggia. Sono stati recuperati, in attuazione del piano commissariale e a conclusione degli interventi realizzati con i fondi Pon Cultura e Sviluppo 2014-2020 grazie alla collaborazione del Servizio V del Segretariato generale del Ministero della Cultura, gli ambienti della Gran Galleria restituiti dalla Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare e destinati a spazio per esposizioni temporanee.
L’ala ovest del Palazzo Reale, adeguatamente rifunzionalizzata, diventa quindi area museale: al piano terra saranno ospitate attività educative, una sala conferenze e il nuovo bookshop; al secondo piano, negli ambienti della Gran Galleria, saranno sale e vani di servizio per esposizioni temporanee.
Per l’occasione la sede museale ha scelto di dedicare l’inaugurazione di questi spazi alla prospettiva dell’opera dell’architetto che concepì la Reggia di Caserta, Luigi Vanvitelli, con la mostra fotografica Visioni di Luciano D’Inverno e Luciano Romano. Dal 1° marzo al 15 luglio 2024 si terrà l’esposizione dei loro progetti Attraversamenti e Genius et Loci - La drammaturgia dello sguardo.
La Reggia di Caserta è tra i vincitori della seconda edizione di Strategia Fotografia, bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per la selezione di proposte di acquisizione, produzione, conservazione, valorizzazione della fotografia e del patrimonio fotografico italiano. Le due campagne fotografiche sono state realizzate da Luciano D’Inverno e Luciano Romano. Fil rouge è proprio Luigi Vanvitelli e la sua opera, tra architettura e paesaggio. Gli scatti, selezionati dal museo, sono stati riuniti in un’unica esposizione, curata da Gabriella Ibello, pensata come un ipertesto e un metatesto che raccontano l’opera e il genio creativo dell’architetto. Con Attraversamenti, Luciano D’Inverno intende riscrivere per immagini la storia di una visione che rese possibile la grandiosa opera di architettura e ingegneria idraulica dell’Acquedotto Carolino, ripercorrendo i passi di Vanvitelli e seguendo la via dell’acqua. Luciano Romano, con Genius et Loci. La drammaturgia dello sguardo, intende rendere omaggio al contributo fondamentale del maestro all’evoluzione della cultura architettonica moderna, mostrando attraverso la fotografia la bellezza dell’opera vanvitelliana nei diversi luoghi d’Italia. Allestimenti a cura di Opera Laboratori. Gli scatti entreranno a far parte della collezione museale, accrescendo l’archivio fotografico dell’Istituto. La Reggia di Caserta intende promuovere lo sviluppo e la conoscenza anche di questo linguaggio universale dell’arte, strumento di comunicazione e di narrazione.
L’1 e 2 marzo si terrà inoltre l’appuntamento conclusivo delle Celebrazioni vanvitelliane. Due giorni di studio e approfondimento del “Cantiere dei cantieri”, nella nuova sala conferenze dell’ala ovest del Palazzo reale, con un ricco programma di interventi di ricercatori e studiosi sul capolavoro di Luigi Vanvitelli.