Dal 1° luglio al 29 ottobre 2023 saranno in mostra al MIC - Museo Internazionale della Ceramica in Faenza le opere selezionate della 62° edizione del Premio Faenza, Biennale Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea. Il concorso è tra le più importanti competizioni al mondo nel settore dell’arte ceramica contemporanea, istituito per la prima volta nel 1938.
Quest’edizione ha visto una grande partecipazione, soprattutto a livello internazionale, e la giuria, quest’anno composta dalla direttrice del MIC Faenza Claudia Casali, da Judith Schwartz, presidente del Museum of Ceramic Art-NY, da Ranti Tjan, direttore della Royal Academy of Art in The Hague, da Tomohiro Daicho, senior curator del MOMAK di Kyoto, e da Irene Biolchini, guest curator del MIC Faenza, ha selezionato 70 opere tra 1101 opere candidate di 723 artisti (o gruppi), pari a 570 nella categoria over e 153 nella categoria under 35. Sessanta le nazioni che hanno partecipato.
Tra le settanta opere selezionate, la giuria ha giudicato come vincitrice della categoria over 35 – premio sostenuto dalla Fondazione del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza – l’installazione Paradiso eclettico di terra dell’artista belga Yves Malfliet e, come vincitrice della categoria under 35 – premio sostenuto da Cersaie – l’opera Courtyard Twilight Series IV dell’artista cinese Wei Bao. Entrambi gli artisti vincitori riflettono attraverso l’argilla sul rapporto tra uomo, società, natura e ambiente.
“Yves Malfliet evolve reinventando costantemente il suo lavoro attraverso creazioni argute e stimolanti”, commentano i giurati. “Il processo di lavorazione dell’argilla è caratterizzato da molteplici tecniche che danno vita ad un insieme armonico. L’aspetto intellettuale dell’opera porta ad indagare la nostra società e, più profondamente, i resti della società, attraverso la fusione e un apparente collasso degli oggetti, racchiusi in scatole in cui tutto è accatastato, come un bric-à-brac o rifiuti. L’opera ingloba l’intero spazio concesso: muro, tavolo, pavimento in una installazione totale di grande originalità”.
“Il lavoro di Wei Bao”, continua la Giuria, “pone invece l’attenzione sul rapporto tra uomo e natura a partire da una riflessione sulle antiche civiltà e i loro nuclei abitativi. La circolarità rappresenta la rivoluzione della Terra, le antiche civiltà iniziarono a vivere in spazi circolari, a contatto e in simbiosi con la natura. Questo è un tema quanto mai attuale: viviamo tutti i giorni la perdita di quell’armonia primordiale. L’opera ci richiama al rispetto degli equilibri naturali nel costruire, per tornare ad un dialogo sereno con la natura”.
La Medaglia della Camera dei Deputati è andata ad Anja Seiler, la Medaglia del Senato della Repubblica a Marieke Pauwels, il Premio Monica Biserni a Sarah Pschorn, il Premio in memoria di Eleuterio Ignazi a Victor Fotso Nyie, il Premio Rotary Club Faenza a Marco Samorè, il Premio Lions Club Faenza Host ad Elysia Athanatos, la Medaglia d’argento della rivista D’A ad Hongli Peng, infine il Premio alla Carriera del MIC Faenza a Velimir Vukicevic.
Le Menzioni d’Onore della Giuria vanno invece a Sara Cancellieri, Frank Louis, Fausto Salvi, Veljko Zejak.
La cerimonia d’inaugurazione della mostra si terrà il 30 giugno alle ore 17.