Prato, il Museo di Palazzo Pretorio inaugura una teca sul Risorgimento


A Prato, il Museo di Palazzo Pretorio riesuma oggetti dall’ex Museo del Risorgimento e dedica una nuova teca a questo periodo storico, poco rappresentato nei musei toscani.

Il Museo di Palazzo Pretorio di Prato ha presentato una nuova teca che ospita preziosi cimeli provenienti dall’ex Museo del Risorgimento, originariamente allestito nel palazzo ai primi del Novecento. Questo allestimento rappresenta la conclusione di un ampio progetto di ampliamento che ha visto di recente l’inaugurazione della sala “Dai Depositi al Museo”, della sezione “Prato prima di Prato” e di una parte del percorso tattile sensoriale. L’obiettivo è rendere il museo un ambasciatore della storia locale e condividere con il pubblico le sue ricche testimonianze.

La nuova esposizione permette di ammirare una collezione di fucili, sciabole, elmi e accessori da uniforme, molti dei quali furono donati da cittadini pratesi a partire dalla fine dell’Ottocento, desiderosi di lasciare una traccia della loro partecipazione all’epopea risorgimentale.

Una sezione particolare della teca è dedicata ad Adriano Zarini, militare e patriota. Tra i cimeli esposti vi sono un dipinto di Tommaso Palloni che lo ritrae a cavallo con l’uniforme da Dragone Toscano, un elmo con ciniglia, pistole da viaggio e stivali da dragone con le iniziali “A” e “Z” incise sui chiodini della suola, lasciando così una caratteristica impronta sul terreno. La mostra offre anche un focus sul periodo 1848-49, durante il quale molti pratesi parteciparono agli eventi democratici che culminarono con il Governo Provvisorio Toscano di Guerrazzi, Mazzoni e Montanelli. Sono esposti elmi cesellati della guardia civica, spalline, sciabole decorate e armi utilizzate dai toscani nelle battaglie di Curtatone e Montanara, oltre alla famosa medaglia dei reduci.

Il Museo del Risorgimento, nato all’inizio del Novecento (già nel 1912 è attesta la sua presenza in una sala del primo piano di Palazzo Pretorio), aveva l’obiettivo di educare il popolo agli ideali patriottici e raccoglieva donazioni di monture, medaglie, armi e altri cimeli. Negli anni, la collezione si è arricchita grazie alle generose donazioni di cittadini e a nuove acquisizioni. Durante il fascismo, il museo ampliò ulteriormente le sue raccolte, acquisendo materiali legati alla Grande Guerra e alla propaganda dell’epoca. Nel 1919 la collezione fu riordinata da Angiolo Badiani e nel 1926 il Museo del Risorgimento venne spostato al primo mezzanino, dove vennero anche collocate le collezioni più recenti, sempre più numerose, tanto che nel 1934 si registra un nuovo trasferimento, in una sala più grande.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale e soprattutto dopo il nuovo allestimento del Museo Civico di Giuseppe Marchini (nel 1953), molti dei cimeli furono relegati nei depositi del museo. Con questa nuova esposizione, il Museo di Palazzo Pretorio rinnova l’interesse per l’epopea risorgimentale, celebrando i valori di indipendenza e libertà, e offrendo una visione privilegiata degli avvenimenti e dei protagonisti locali. Il lavoro di catalogazione e ricognizione delle armi e dei materiali bellici è stato realizzato in collaborazione con il Coordinamento Toscano per la Promozione dei Valori Risorgimentali e l’Associazione ARMORUM Ars di Dovadola. Alcuni oggetti in mostra sono stati restaurati dal Laboratorio di restauro del Museo del Tessuto e da Jennifer Di Fina.

“Con questa nuova sezione il nostro Museo Civico si rafforza ulteriormente e ci regala un quadro completo della storia della città”, afferma la sindaca Ilaria Bugetti. “Prato ha avuto un ruolo di primo piano nel Risorgimento ben raccontato dagli oggetti esposti a Palazzo Pretorio. Oggetti donati al Comune nel corso degli anni dagli stessi pratesi che presero parte attivamente a questo fondamentale passaggio della storia del nostro Paese. Una nuova area espositiva che ben rappresenta anche l’alto valore scientifico del lavoro portato avanti dalla direttrice Rita Iacopino e da tutto il personale per valorizzare il grande patrimonio del nostro Museo. Un punto di forza e un motivo di orgoglio per noi amministratori comunali.”.

“La ricognizione completa del materiale appartenente all’antico Museo, che ha richiesto un accurato lavoro di inventariazione, datazione e documentazione”, spiega Rita Iacopino, direttrice del Museo di Palazzo Pretorio. , ha portato alla decisione finale di creare una sezione dedicata a questo periodo, completando l’allestimento del piano terra del museo, che racconta, attraverso oggetti particolari e opere significative, la storia della città”.

“Questo spazio espositivo è uno dei pochi in regione dedicati al Risorgimento”, ricorda Alessandro Minardi, storico e vicepresidente del Comitato della Romagna Toscana per la promozione dei valori Risorgimentali. “A Palazzo Vecchio c’è una sala con busti e dipinti dedicata a Firenze Capitale; a Lucca nel Palazzo Ducale, un museo del Risorgimento; a Modigliana uno dedicato a Don Giovanni Verità e alla trafila garibaldina in toscana. La riapertura al pubblico di uno spazio come questo, ancorché piccolo, rappresenta quindi un fondamentale strumento per preservare la memoria degli eventi e dei personaggi che portarono all’unità d’Italia”.

Prato, il Museo di Palazzo Pretorio inaugura una teca sul Risorgimento
Prato, il Museo di Palazzo Pretorio inaugura una teca sul Risorgimento


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