È aperto da maggio il nuovo percorso di visita all’area archeologica di Luni (La Spezia), comprendente il Museo Nazionale e gli scavi dell’antica città della luna, il grande porto da cui partivano i pregiati marmi apuani e che, secondo la leggenda, per la sua magnificenza e lo splendore dei suoi edifici fu scambiata per la stessa Roma dai barbari. Dallo scorso 18 maggio, il nuovo percorso Portus Lunae consente di visitare il sito anche senza uscire dall’autostrada: il progetto, finanziato per 15 milioni di euro da SALT - Società Autostrada Ligure Toscana, era stato pensato fin dagli anni Ottanta ma la sua realizzazione è partita solo nel 2016, e secondo le stime potrebbe triplicare le presenze nell’area dell’antica città romana. Adesso il Museo Nazionale (da cui si accede all’are archeologica) è visitato da circa 15.000 visitatori l’anno: l’aspettativa è di far salire il numero a 50.000.
Il progetto Portus Lunae ha creato diversi nuovi accessi al sito: due parcheggi lungo l’autostrada A12, per entrambi i sensi di marcia, un accesso con nuovi spazi verdi da Luni Mare (la moderna frazione a mare del comune di Luni) e uno dalla tenuta di Marinella, il grande parco marittimo meta di passeggiate nella natura. La novità più visibile è il grande ponte per pedoni e biciclette che scavalca l’Autostrada Azzurra e che consente di raggiungere il sito a piedi per chi proviene dall’autostrada da nord, o per chi, fuori dall’autostrada, decide di raggiungere l’area archeologica dalle località affacciate sul mare. La grande passerella pedonale, progettata da Sina e studio Piarulli, è lunga 377 metri, richiama le forme del litorale e sopra di essa svetta una torre alta 20 metri, in marmo di Carrara, che sarà illuminata di notte e che richiama le forme di un faro, rimando alle attività portuali dell’antica Luni. Un’opea che dunque modifica anche il paesaggio della piana di Luni, essendo visibile anche da lontano.
L’ingresso al nuovo percorso è preceduto (per chi viaggia in direzione Livorno o arriva da Luni Mare e Marinella) da un tunnel che include un’installazione multimediale intitolata Luni Experience, realizzata dal collettivo Karmakina: una suggestiva rievocazione, con immagini (alcune delle quali di opere che i visitatori ritroveranno poi al Museo Nazionale) e musica che compongono un video emozionale, della storia della città di Luni, dalla sua nascita alla sua fine evocata da un burrascoso mare in tempesta.
Portus Lunae non si ferma comunque qui: presto, fanno sapere Museo Nazionale e SALT, arriveranno anche botteghe d’artigianato d’epoca lungo il tracciato che porta al museo. “Siamo orgogliosi”, ha dichiarato Paolo Pierantoni, presidente di SIAS S.p.A., la holding che controlla il 92% di SALT. “Si tratta del primo progetto di questa ampiezza in Italia”. Il tutto realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Belle Arti a Paesaggio della Liguria, per ragigungere un risultato notevole che farà conoscere la città di Luni a un pubblico più ampio.
Nell’immagine: la nuova passerella pedonale di Portus Lunae. Ph. Credit Finestre sull’Arte
Luni, adesso sito archeologico e museo si possono visitare senza uscire dall'autostrada. Ecco il nuovo percorso |