A Pompei nasce il Pompeii Children’s Museum, il primo spazio dedicato ai bambini e alle famiglie all’interno di un’area archeologica: sarà inaugurato nel 2025, con attività organizzate però già a partire da luglio 2024. Situato nella Casina Rosellino, un edificio ottocentesco nel Parco Archeologico di Pompei, questo innovativo progetto è il frutto di un partenariato pubblico-privato tra il Parco Archeologico di Pompei e il Consorzio Aion (artem e Le Nuvole/teatro arte scienza) e Gruppo Pleiadi. Questo progetto ambizioso ha la sua sede nella Casina Rosellino, un edificio ottocentesco situato all’interno del Parco Archeologico di Pompei, su via dell’Abbondanza, dietro il Foro Boario. Ieri, mercoledì 19 giugno, è stata siglata la firma del contratto tra il Parco e le imprese coinvolte, segnando l’inizio dei lavori di allestimento del museo, che aprirà al pubblico nei primi mesi del 2025. Durante l’evento, 100 bambini hanno partecipato a percorsi didattici e hanno piantato un noce alla Casina Rosellino, simbolo di giochi amati dai bambini in epoca romana.
Il Pompeii Children’s Museum offre un ambiente in cui i più piccoli possono esplorare la storia di Pompei, del Vesuvio e dell’epoca romana attraverso il gioco, la sperimentazione e l’esperienza creativa. Oltre alla storia, il museo promuoverà la divulgazione scientifica, la natura e l’ambiente, nonché attività teatrali e musicali. Questo progetto, voluto dal direttore del parco Gabriel Zuchtriegel, mira a creare una connessione duratura tra i giovani visitatori e il patrimonio culturale italiano.
All’esterno della Casina Rosellino, in un giardino di 1800 mq, saranno allestiti 25 exhibit interattivi, un’aula didattica, un teatro e servizi di accoglienza con bookshop. All’interno, saranno presenti una piccola sala per la formazione, il punto di partenza dei vari itinerari e laboratori, e l’ArcheoFabLab, un laboratorio dove i visitatori potranno cimentarsi in tecniche di lavoro storiche e innovative.
Il museo offrirà anche numerose attività in collaborazione con realtà locali, con particolare attenzione all’inclusività e al mondo delle disabilità. Le attività si estenderanno in tutto il Parco Archeologico di Pompei, includendo itinerari e laboratori nelle domus, negli edifici pubblici, nelle aree verdi come il Foro Boario e il Bosco Sacro, e nei siti della Grande Pompei, integrando l’offerta educativa con proposte tematiche specifiche.
Venti le partnership già attive per lo sviluppo di iniziative speciali, intorno al tema dell’archeologia e dei linguaggi culturali per l’infanzia: Accademia di Belle Arti di Napoli / Associazione AGITA /Associazione Gomitoli / Associazione Priscilla/ Bambini Curiosi APS/ Casa del Contemporaneo /Cooperativa Teatri di Bari / Conservatorio di Musica di San Pietro a Maiella / 5G Academy - Università di Napoli Federico II / Ente Parco Nazionale del Vesuvio /F2Lab / Fondazione CIVES - Museo MAV di Ercolano / Fondazione ECM/ Fondazione Foqus Quartieri Spagnoli onlus/ Fondazione IDIS Città della Scienza / Giffoni Experience / Loquis - Georadio srl / Spicy - Società per l’innovazione, la cooperazione e l’internazionalizzazione/ Teatro Stabile della Città di Napoli.
“Un museo o un parco archeologico che vuole essere un’istituzione grande e seria, deve pensare a un’offerta per i più piccoli”, dichiara il direttore Gabriel Zuchtriegel, “che rappresentano una percentuale elevata del pubblico e vanno accolti con lo stesso rispetto e la stessa attenzione degli adulti. Raccontare Pompei a bambine e bambini sarà un’avventura affascinante e vorrei ringraziare Silvia Bertesago, la responsabile dell’area mostre e didattica, e tutto il gruppo di lavoro che ha seguito questo progetto, che è centrale nel nostro approccio alla fruizione e alla valorizzazione dell’immenso patrimonio quale è Pompei e il suo territorio”.
“Collaborare con il Parco archeologico di Pompei per un progetto di grande respiro dedicato alle nuove generazioni è una sfida cruciale per il Consorzio aion”, dice il responsabile dei servizi di valorizzazione del consorzio, Alessandro Cabib, “per dimostrare sul campo il valore di un partenariato pubblico/privato capace di trasformare i buoni propositi di tutela dei ‘beni comuni’ in buone pratiche di sostenibilità, generazione di ricchezza materiale e immateriale. In questo scenario collegiale, artem contribuirà alle strategie di comunicazione attraverso la progettazione di strumenti di supporto alla visita, editoria per l’infanzia e merchandising site specific. Lavorerà, in parallelo, alla predisposizione di un corner di vendita finalizzato a integrare organicamente i percorsi formativi programmati da Le Nuvole, nel rispetto convinto e rigoroso delle sfide dell’Agenda ONU 2030”.
“Consideriamo il Pompeii Children’s Museum oltre che un bellissimo spazio dedicato ai più piccoli, soprattutto un progetto che diventa linguaggio per le nuove generazioni di visitatori del Parco Archeologico di Pompei”, sottolinea Enrico de Capoa, presidente de Le Nuvole Teatro Arte Scienza. “Un’occasione di confronto per sviluppare attività di ricerca per la sperimentazione di percorsi di didattica che contemplino incroci tra l’innovazione digitale e le fondamentali azioni manuali. Un unico percorso di creatività , che declini la conoscenza attraverso la storia, l’archeologia, la scienza, l’ambiente e il proprio racconto attraverso il teatro, la musica, la danza e le immagini. Un obiettivo ambizioso e stimolante che abbiamo voglia di sviluppare con l’apporto del Parco Archeologico di Pompei e dei tanti partner culturali che hanno già aderito alla nostra proposta di collaborazione”.
Lucio Biondaro, Vicepresidente di Gruppo Pleiadi e Direttore del Children’s Museum di Verona, dichiara: “Come Pleiadi è un onore poter mettere a disposizione del sito di Pompei e alla visione del suo direttore la nostra esperienza europea nella progettazione, realizzazione e gestione di musei. Siamo sempre più convinti che in particolar modo i musei per bambini possano essere degli attori sociali in grado di dialogare con famiglie e le generazioni future facendo conoscere e apprezzare la straordinarietà del patrimonio storico culturale italiano”.