Aprirà al pubblico a partire dal 12 agosto il termopolio della Regio V di Pompei che è stato scoperto nel 2019. Il termopolio (un’antica rivendita di generi alimentari: a Pompei ne esistono un’ottantina) è stato portato alla luce in un’area della città antica che non era mai stata indagata prima, con visite straordinarie al cantiere della casa di Orione e della casa del Giardino. I termopoli, dove si servivano bevande e cibi caldi, come indica il nome di origine greca, conservati in grandi dolia (giare) incassati nel bancone in muratura, erano molto diffusi nel mondo romano, dove era abitudine per il ceto medio basso, consumare il prandium (il pasto) fuori casa. Il valore del termopolio della Regio V sta nella decorazione del bancone dipinto: presenta infatti una Nereide a cavallo di un ippocampo e scene di nature morte e di animali, che probabilmente alludono agli alimenti che venivano preparati, venduti e consumati nel locale.
La scoperta, come detto, risale al 2019, durante gli interventi del Grande Progetto Pompei per la messa in sicurezza e consolidamento dei fronti di scavo storici. Considerate l’eccezionalità delle decorazioni e al fine restituire la completa configurazione del locale (che si trovano nello slargo all’ incrocio tra il vicolo delle Nozze d’argento e il vicolo dei Balconi), nel 2020 il Parco Archeologico di Pompei ha deciso di avviare un ulteriore intervento con l’obiettivo di completare lo scavo e restaurare gli ambienti e gli apparati decorativi presenti. Al contempo è stata realizzata una nuova copertura lignea a protezione del bancone dipinto, ed è partito il rifacimento dell’antico meniano (balcone) a sbalzo, su cui è stata collocata parte dell’originaria pavimentazione in cocciopesto rinvenuta durante lo scavo.
Il termopolio è stato inaugurato stamane alle 11:30 dal direttore Generale dei Musei, Massimo Osanna (già direttore del Parco Archeologico di Pompei: sotto la sua direzione sono stati condotti gli scavi che hanno portato alla luce la struttura) e dal direttore generale del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.
Il Parco organizzerà poi visite straordinarie anche al cantiere della casa di Orione e del Giardino (con accessi contingentati e percorsi differenziati per una visita accompagnata in sicurezza) dove sono in corso i lavori di sistemazione in vista degli interventi definitivi di restauro e coperture propedeutici all’apertura permanente dell’intera area. Nelle case si trovano importanti decorazioni (il mosaico di Orione dall’inedita iconografia e le pitture del triclinio della casa del giardino), anch’esse emerse e messe in sicurezza nel corso degli scavi della Regio V, connessi al più ampio intervento di messa in sicurezza dei fronti di scavo, previsto dal Grande progetto Pompei.
Pompei, apre al pubblico il termopolio della Regio V scoperto nel 2019 |