Pistoia Musei annuncia l’apertura dal 24 settembre 2022 del Museo di San Salvatore. Sarà la quarta sede espositiva di Pistoia Musei, dopo Palazzo Buontalenti, Palazzo de’ Rossi e l’Antico Palazzo dei Vescovi, con cui porta a compimento il suo progetto di sistema museale nel cuore del centro storico della città.
Il Museo di San Salvatore avrà sede, in via Tomba di Catilina, in una delle chiese più antiche di Pistoia, di cui si ha notizia sin dal X secolo. È il 1784 quando il vescovo Scipione de’ Ricci sopprime la parrocchia di San Salvatore, chiusa al culto nel 1807. Attestata fin dal 979, la chiesa subisce a partire dalla sua chiusura un declino che viene arrestato oggi con il suo recupero da parte della Fondazione Caript. D’intesa con il Capitolo della Cattedrale di Pistoia (proprietario dell’immobile), nasce così la sede espositiva di San Salvatore: un viaggio nella storia del nucleo più antico della città attraverso l’esposizione di opere finora conservate nei depositi del Museo Civico di Pistoia e nell’Archivio del Capitolo del Duomo, e attraverso nuove scoperte.
Gli scavi hanno infatti portato alla luce resti delle fasi più antiche della chiesa e preesistenze romane e altomedievali; è stata rintracciata parte della fossa di fondazione della prima cerchia muraria di epoca longobarda (VIII secolo d.C.), mentre nuova luce viene fatta sulle origini della leggenda che vuole sepolto Catilina ai piedi del tabernacolo presente nella strada. Altro rinvenimento considerevole è un pozzetto votivo risalente al 1579. La scoperta più straordinaria è tuttavia quella di un affresco incompleto raffigurante il Compianto sul Cristo morto, databile alla fine del Duecento e attribuito alla cerchia di Lippo di Benivieni, importante pittore di formazione fiorentina attivo a Firenze tra il 1296 e 1316. Vengono inoltre esposti un frammento del pavimento a mosaico della domus romana rinvenuta in piazza del Duomo nel 1905 e un’anfora romana ritrovata nel 1772.
Il racconto si sviluppa secondo livelli diversi di lettura e al visitatore è data la possibilità di scegliere il grado di approfondimento: il museo utilizza infatti linguaggi diversi, dal visivo al sonoro al tattile. Il museo intende inoltre sollecitare i bambini ad avere uno sguardo curioso che li avvicini al patrimonio culturale, attraverso vari giochi, manuali e digitali. “Il museo”, afferma Claudio Rosati, autore del progetto museologico, “mette in relazione la storia dei nostri antenati con la curiosità e la sensibilità dei contemporanei”.
Pistoia Musei apre la sua quarta sede in una delle più antiche chiese della città |