Firenze, a Palazzo Pitti apre l'Appartamento della Duchessa


Dal 29 settembre, per la prima volta, l’Appartamento della Duchessa d’Aosta a Palazzo Pitti sarà accessibile ai visitatori in pianta stabile. Ogni domenica, a partire da novembre, saranno organizzate visite guidate per esplorare gli ambienti restaurati della storica residenza regale.

Importante novità a Firenze dove, a Palazzo Pitti, apre per la prima volta in modo stabile al pubblico l’Appartamento della Duchessa d’Aosta, che si trova al secondo piano della reggia. A partire dal 29 settembre, i visitatori avranno la possibilità di esplorare gli ambienti in cui visse Anna di Francia, vedova del Duca Amedeo d’Aosta, fino alla consegna della residenza allo Stato Italiano nel secondo dopoguerra. Negli ultimi decenni, le sale sono state accessibili solo in rare occasioni. Adesso, grazie a un scrupoloso restauro basato sugli inventari di corte ottocenteschi, l’allestimento ricostruisce con fedeltà l’atmosfera dell’epoca. Ogni domenica a partire da novembre, sarà possibile partecipare a visite guidate che permetteranno di ammirare gli splendidi spazi privati in tutto il loro antico fasto.

L’Appartamento, affacciato in parte sul Giardino di Boboli, vanta una lunga e illustre storia: costruito in epoca medicea, ha ospitato personaggi di spicco come Maria de’ Medici, futura regina di Francia, e il granduca Ferdinando II con sua moglie Vittoria della Rovere. Nel corso del tempo, la residenza ha mantenuto la sua destinazione originaria di dimora privata per granduchi, re e altre figure nobiliari di rilievo.

Nel XVIII secolo, sotto il Granduca Ferdinando III dei Lorena, furono apportate le più significative modifiche architettoniche, conferendo all’Appartamento il suo aspetto attuale. Con l’arrivo della famiglia Savoia e la proclamazione del Regno d’Italia, gli ambienti divennero la residenza reale e furono ribattezzati “Appartamento di Sua Maestà il Re”.

L’ultimo grande cambiamento risale al XX secolo, quando l’Appartamento fu abitato da Anna di Francia, ultima inquilina di questo sontuoso complesso che ha lasciato una forte impronta nella decorazione e nell’atmosfera degli ambienti, da cui il nome attuale: “Appartamento della Duchessa d’Aosta”.

A partire dal 29 settembre, l’Appartamento sarà visitabile in sei turni giornalieri. Potranno entrare tre gruppi alla volta, accompagnati da personale del museo. Le visite, della durata di circa 45 minuti, si terranno nei seguenti orari: Mattina: 10:30-11:15, 11:30-12:15, 12:30-13:15; Pomeriggio: 14:30-15:15, 15:30-16:15, 16:30-17:15.

“L’apertura, per la prima volta in via regolare dell’appartamento della Duchessa d’Aosta”, dice il direttore degli Uffizi, Simone Verde, “segna un primo importante passo nell’ambito del piano di rilancio della Palazzo Pitti. Le restituzioni dei suggestivi spazi della reggia al pubblico proseguiranno: nei prossimi mesi torneranno visitabili dopo anni, al termine di una ampia operazione di restauro e riallestimento, i bellissimi ambienti del Tesoro dei Granduchi al pian terreno, mentre al primo piano, già a partire dalle prossime settimane, succederà lo stesso con le sale degli Appartamenti Reali”.

Appartamento della Duchessa, Salotto Rosso
Appartamento della Duchessa, Salotto Rosso
Appartamento della Duchessa, Salotto Rosso
Appartamento della Duchessa, Salotto Rosso
Appartamento della Duchessa, Salotto Rosso
Appartamento della Duchessa, Salotto Rosso
Appartamento della Duchessa, Salotto Rosso
Appartamento della Duchessa, Salotto Rosso
Appartamento della Duchessa, Studio del Re
Appartamento della Duchessa, Studio del Re
Appartamento della Duchessa, Studio del Re
Appartamento della Duchessa, Studio del Re
Appartamento della Duchessa, Studio del Re
Appartamento della Duchessa, Studio del Re
Appartamento della Duchessa, Camera del Re
Appartamento della Duchessa, Camera del Re
Appartamento della Duchessa, Camera del Re
Appartamento della Duchessa, Camera del Re
Appartamento della Duchessa, Toilette
Appartamento della Duchessa, Toilette
Appartamento della Duchessa, Toilette
Appartamento della Duchessa, Toilette
Appartamento della Duchessa, Toilette
Appartamento della Duchessa, Toilette

Le sale

Salotto Rosso: il Salotto Rosso è caratterizzato da parati e tappeti che ricoprono l’intera superficie a “dimensione moquette”. Al centro della sala si trova un elegante tavolo rotondo in legno intagliato e dorato, con un piano rivestito di velluto rosso, tipico dello stile Secondo Impero. Un elemento di grande rilievo sono le due consolle del Settecento, originariamente dotate di piani in marmo rosso antico, che un tempo facevano parte dell’arredo della sala del trono del Palazzo Ducale di Parma.

Studio: Lo Studio presenta un’imponente decorazione, dominata da un monumentale lampadario in bronzo e legno intagliato, creato per il bagno di Maria Luisa di Borbone Parma. Il lampadario raffigura Nettuno sul suo carro, affiancato da delfini, e rappresenta un esempio straordinario dell’arte decorativa dell’epoca. Tra gli oggetti di maggior interesse c’è uno stipo in pietre dure, opera di Enrico Bosi, acquistato da Vittorio Emanuele II all’Esposizione Universale di Firenze del 1861, oltre a un ritratto di Umberto I, dipinto da Eurisio Capocci.

Camera del Re: Nella Camera del Re, di fronte a un letto a “canapé”, presumibilmente di fattura francese e risalente ai primi anni dell’Ottocento, si può ammirare un tavolo rotondo al centro della stanza. Il tavolo è sorretto da una base a forma di faretra con frecce incrociate e presenta un piano a intarsi di marmi misti, attribuito all’ebanista Giovan-Battista Youf. La stanza ospita anche una monumentale stufa e, sopra il letto, una copia ottocentesca della famosa Madonna della Seggiola di Raffaello. Dalla Camera del Re si accede a una toilette, originariamente progettata come cappella, e a un solarium con un soffitto decorato con stucchi policromi del 1790. Al centro del solarium spicca una parure in pietre dure realizzata da Enrico Bosi per la famiglia reale.

Stanza dei Camerieri del Granduca/Guardaroba: Questa stanza, inizialmente utilizzata dai camerieri del Granduca e successivamente come guardaroba, è oggi uno spazio espositivo che accoglie mobili e oggetti provenienti dal guardaroba generale del palazzo. Conserva ancora un esempio degli armadi dipinti in serie, come quelli dei Terreni, visibili anche nella toilette della Regina.

Secondo Salotto Rosso: Il secondo Salotto Rosso è arredato in uno stile neo-barocco riccamente decorato. Gli arredi originali del Settecento, tra cui sedie, un canapè bianco-oro e un lampadario, si integrano armoniosamente con mobili in stile Savoia. Le pareti sono arricchite da dipinti acquistati direttamente dal Re, che completano l’opulenza e la magnificenza della sala.


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte