Peggy Guggenheim Collection lancia Gen Z Art Storiez: gli under 25 raccontano l'arte


La Peggy Guggenheim Collection lancia Gen Z Art Storiez, mini serie video in cui giovani tra i 17 e i 24 anni raccontano quattro capolavori del museo sia ai loro coetanei che al pubblico tutto. 

Nove ragazze e ragazzi, chi studente all’ultimo anno delle superiori o universitario, chi neolaureato, ma accomunati tutti dalla giovane età (tra i 17 e i 24 anni), sono i protagonisti di Gen Z Art Storiez, mini serie video realizzata dalla Collezione Peggy Guggenheim in collaborazione con il team editoriale e creativo di ARTE.it, con il sostegno di Lavazza, Institutional Patron del museo. Alice C., Alice S., Enrico, Eugenia, Lorenzo, Maia, Marcello, Pietro, Sofia amano la musica, la fotografia, la letteratura, l’arte in ogni sua forma e guardano il mondo con occhi curiosi. Ogni mercoledì, a partire dal 24 novembre, sarà condiviso sui canali web e sui canali social del museo, nonché sul sito www.arte.it e sui canali social di Lavazza Official, quattro video in cui questi giovani protagonisti racconteranno, attualizzandoli, i temi di altrettanti capolavori del museo: Paesaggio con macchie rosse n.2 di Vasilij Kandinskij, L’impero della luce di René Magritte, La pastorella delle sfingi di Leonor Fini e Dinamismo di un cavallo in corsa + case di Umberto Boccioni.

L’iniziativa nasce con l’intento di co-progettare insieme a un team di ragazzi una serie di video che, attraverso alcune opere, facciano emergere temi in linea con i loro interessi, legati all’attualità, e a cui questo gruppo dà voce per far arrivare il messaggio con autenticità sia ai coetanei che a tutto il pubblico. Nei video saranno affiancati da quattro guest, scelti dal team, invitati a rapportarsi con l’arte di Kandinskij, Magritte, Fini e Boccioni in uno scambio reciproco di idee e opinioni su tematiche e valori scaturiti dalle opere. Il musicista Lorenzo Senni, i fotografi Piero Percoco e Matteo Marchi, la scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli animeranno, video dopo video, le diverse conversazioni con i ragazzi con la volontà di suscitare nel pubblico un confronto e un dibattito rispetto al nostro vivere quotidiano.

“Lo scorso anno, durante il lockdown, il museo ha cominciato a riflettere su alcune attività destinate ai ragazzi tra i 17 e i 24 anni, con il desiderio di realizzare programmi pensati per e da loro che prevedessero anche la progettazione partecipata, per ascoltare le loro parole e renderli protagonisti attraverso la creazione di contenuti”, ha dichiarato la direttrice della Peggy Guggenheim Collection Karole P. B. Vail. “Gen Z Art Storiez vede, fin dalle fasi iniziali della sua ideazione, la partecipazione attiva dei ragazzi di quella età, con i quali abbiamo avviato un dialogo reale e diretto che ci ha portato a creare insieme dei contenuti a loro destinati. Il nostro desiderio era e rimane di stabilire una conversazione con i giovani per realizzare iniziative e progettualità che ne interpretino la freschezza, ma che, con i loro interrogativi e riflessioni, possano anche raccontare l’arte come piace a loro”. 

Di fronte al paesaggio astratto di Kandinskij, Lorenzo Senni con Pietro ed Enrico affrontano il tema dell’influenza reciproca tra discipline artistiche, e in particolare il rapporto che lega arte e musica, fondamentale tanto per l’artista russo, autore de Lo spirituale nell’arte, quanto per il musicista che afferma come l’arte visiva abbia sempre influenzato la sua musica, tanto da avergli fatto coniare termini come pointillistic trance. La relazione tra sogno e realtà, sorpresa e incanto, è invece centrale nel dialogo tra Piero Percoco, Marcello e Sofia, davanti al capolavoro surrealista di Magritte L’impero della luce. La dimensione onirica e surreale, centrale nell’opera dell’artista belga, è anche presente nell’immaginario visivo del fotografo. Due temi attuali e urgenti del vivere contemporaneo come la parità di genere e l’emancipazione del ruolo della donna oltre gli stereotipi di genere, emergono dal dialogo tra Alice C., Eugenia, e Carlotta Vagnoli, davanti all’enigmatica figura femminile, protagonista del dipinto di Leonor Fini La pastorella delle sfingi. Infine, al centro dell’opera di Boccioni, Dinamismo di un cavallo in corsa + case, emblema dell’avanguardia futurista, c’è la velocità e il movimento sui quali si confrontano Lorenzo, Alice S. e Matteo Marchi, fotografo sportivo per anni sul terreno delle grandi sfide dell’NBA, che focalizza i suoi scatti proprio su quella dinamicità per lui sinonimo di libertà.

La collaborazione tra la Peggy Guggenheim Collection e il team di giovani proseguirà anche nel corso del 2022 con nuovi progetti ideati con e per loro, come la mostra temporanea Surrealismo e magia. La modernità incantata, che aprirà al pubblico il 9 aprile 2022, e i Public Programs connessi.

A questo link è possibile vedere il primo video dedicato a Paesaggio con macchie rosse n.2 di Vasilij Kandinskij.

Foto di Matteo De Fina 

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