Parma, tre musei del territorio passano sotto il Complesso della Pilotta


Tre musei del parmense passano dalla Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna al Complesso della Pilotta, che avrà ora tre sedi in più: l’Antica Spezieria di San Giovanni a Parma, il Castello di Torrechiara e il Parco Archeologico di Veleia.

A partire dal 1° giugno 2024, il Complesso Monumentale della Pilotta di Parma, istituto autonomo del Ministero della Cultura, si arricchisce con tre nuove sedi: l’Antica Spezieria di San Giovanni Evangelista a Parma, il Castello di Torrechiara a Langhirano (Parma) e il Parco archeologico e Antiquarium di Veleia a Lugagnano Val D’Arda (Piacenza). I tre siti passano dunque alla Pilotta dalla Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna. Dal 25 giugno 2024, sarà possibile visitare tutte le sedi del Complesso con un biglietto unico al prezzo di 25 euro. Questo biglietto include la visita della Pilotta nel giorno di acquisto o prenotazione, mentre le altre sedi potranno essere visitate entro trenta giorni.

“Dopo l’inaugurazione della Nuova Pilotta”, dichiara Stefano L’Occaso, Direttore del Complesso Monumentale della Pilotta, “che ha visto il completamento a novembre scorso del progetto portato avanti dall’ex direttore Simone Verde, ora alla guida delle Gallerie degli Uffizi, siamo molto orgogliosi di annunciare questo ulteriore arricchimento che vede l’inclusione di tre nuove sedi museali: l’Antica Spezieria di San Giovanni Evangelista, a Parma, il Castello di Torrechiara e il Parco Archeologico Antiquarium di Veleia. Questa espansione rappresenta un’importante opportunità per valorizzare e promuovere il nostro patrimonio culturale, riunendo inoltre Veleia al Museo Archeologico, nato nel Settecento proprio grazie agli scavi condotti nell’area archeologica. Il nostro impegno è di continuare a preservare e condividere la storia e la bellezza di questi luoghi straordinari”.

Parma, Complesso Monumentale della Pilotta. Foto: Giovanni Hanninen
Parma, Complesso Monumentale della Pilotta. Foto: Giovanni Hanninen

Antica Spezieria di San Giovanni Evangelista – Parma

Le prime testimonianze dell’esistenza di una spezieria nel complesso abbaziale di San Giovanni Evangelista a Parma risalgono al 1201, sebbene la sua fondazione possa essere antecedente, dato che il monastero fu istituito nel 980 d.C. Inizialmente, è probabile che la Spezieria servisse esclusivamente i Benedettini, diventando poi accessibile al pubblico in un secondo momento. L’attuale disposizione degli arredi risale alla fine del XVI secolo e ai primi anni del XVII secolo, mentre la disposizione dei locali subì una significativa trasformazione nel 1766. In quell’anno, i Benedettini dovettero secolarizzare la farmacia per evitare la chiusura definitiva imposta dal ministro borbonico Guglielmo Du Tillot.

Nel 1896, lo Stato acquisì i locali, che furono riaperti al pubblico nel 1951. Oggi, essi ospitano una collezione di mortai, albarelli, vasi, alambicchi e altri oggetti provenienti da vari enti e donazioni private. Degli otto ambienti originari della Spezieria, ne rimangono oggi quattro: la Sala del Fuoco, la Sala dei Mortai, la Sala delle Sirene e la Sala del Pozzo. Questi spazi prendono il nome dalle specificità dei loro contenuti o dagli elementi decorativi che li caratterizzano.

Antica Spezieria di San Giovanni
Antica Spezieria di San Giovanni

Prezzo biglietto: 3€

Castello di Torrechiara - Langhirano (Parma)

Posto a sud della città di Parma, in una zona collinare dell’Appennino coltivata a vigneti da secoli, il Castello di Torrechiara si erge in una posizione strategica su un’altura che domina la vallata sottostante. Questo castello è uno degli esempi più notevoli di architettura fortificata non solo in Emilia-Romagna, ma in tutta Italia. Costruito tra il 1448 e il 1460 come dimora e strumento di difesa da Pier Maria Rossi, conte di San Secondo, il castello mostra l’influenza dei castelli sforzeschi-viscontei. È edificato su una piattaforma murata posta al sommo di un colle terrazzato e comprende il maniero, l’antico borgo alto, un cortile interno, quattro torri angolari e numerosi locali sotterranei, oggi visitabili dopo un lavoro di recupero conclusosi nel 2006.

L’interno del castello è ricco di sale affrescate, con decorazioni a temi naturalistici, fantastici e grotteschi. Al piano terreno, le decorazioni delle sale di Giove, del Pergolato, della Vittoria e del Velario sono attribuite a Cesare Baglione, mentre la sala degli Angeli, con richiami alla cupola del Correggio nel Duomo di Parma, è opera di un anonimo parmense dei primi decenni del Seicento. Al piano superiore si trova il grande salone degli Acrobati, con affreschi sempre di Baglione e di Giovan Antonio Paganino degli ultimi decenni del Cinquecento. La stanza più famosa è la Camera d’Oro (torre di nord-est), una camera nuziale il cui nome deriva dalle foglie d’oro zecchino che un tempo rivestivano le formelle alle pareti. Queste formelle sono state affrescate tra il 1460 e il 1462 da Benedetto Bembo (1420/25-1493?), o, secondo recenti ipotesi attributive, dal meno noto fratello Gerolamo, con scene che raffigurano il rituale dell’amore cavalleresco.

Nel 2004, la Soprintendenza BAP dell’Emilia, che aveva in custodia il castello, ha curato un nuovo allestimento con la ricollocazione filologica degli arredi superstiti, tra cui il letto con alzata e coperta nuziale, il tavolino, il banco da preghiera e la cassapanca. Il percorso di visita è stato variato e inizia da qui, come antefatto introduttivo alle sale quattro-cinquecentesche e alla Camera d’Oro, offrendo una testimonianza del clima culturale parmense di inizio Novecento.

Prezzo biglietto: 5€

Castello di Torrechiara
Castello di Torrechiara

Parco archeologico e Antiquarium di Veleia – Lugagnano Val D’Arda (Piacenza)

Il municipium di Veleia fu fondato dopo la conquista romana del II secolo a.C. nel cuore del territorio della tribù ligure dei Veleates, sul luogo di un preesistente centro indigeno. La città si sviluppò su un sistema di terrazze digradanti, con il foro edificato su un ripiano artificiale ottenuto grazie a un massiccio sbancamento. Pavimentato ai tempi di Augusto da Lucio Licinio Prisco, importante magistrato locale, il foro era circondato su tre lati da un portico che ospitava botteghe e ambienti pubblici. Un imponente ingresso permetteva l’accesso dalla terrazza più bassa, mentre sul lato opposto il complesso era chiuso dalla basilica, dove erano collocate le dodici grandi statue in marmo di Luni raffiguranti i membri della famiglia giulio-claudia, ora esposte al Museo Archeologico Nazionale di Parma.

A monte del foro si trovano i resti dei quartieri di abitazione e di un edificio termale. Veleia è diventata patrimonio culturale della regione dal 1760, quando il duca di Parma don Filippo di Borbone ne avviò l’esplorazione a seguito del ritrovamento casuale, avvenuto nel 1747, dell’iscrizione bronzea della Tabula Alimentaria traianea. Questo documento eccezionale ha stimolato ulteriori indagini, rendendo Veleia uno dei centri archeologici più importanti dell’Italia settentrionale.

L’Antiquarium, recentemente riallestito, accoglie reperti che illustrano i momenti più significativi della storia di Veleia, offrendo ai visitatori un’esperienza ricca di scoperte sulle antiche vicende di questa città romana.

Prezzo biglietto: 5€ (dal 25 giugno con contingentamento ingressi secondo le modalità che saranno definite successivamente).

Parco archeologico e Antiquarium di Veleia
Parco archeologico e Antiquarium di Veleia

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