Che sia finalmente la volta buona che la Camera di San Paolo, capolavoro del Correggio, possa essere aperta al pubblico senza intoppi? Il Ministero della Cultura, con la Direzione Regionale Musei dell’Emilia-Romagna e il Comune di Parma stanno infatti per arrivare a un accordo per il passaggio al Comune della gestione della Camera di San Paolo e della Cella di Santa Caterina. L’approvazione da parte del Consiglio Comunale è attesa per questa settimana.
Negli ultimi tempi gli orari d’apertura della Camera di San Paolo avevano trovato una certa regolarità, benché un sito così importante fosse aperto solo cinque ore al giorno (dalle 13:10 alle 18:20), e soprattutto fosse chiuso la domenica. E in passato si erano anche avuti periodi più o meno lunghi ed estesi di chiusura totale: avevano fatto molto discutere a livello mediatico, per esempio, le aperture a singhiozzo dell’estate del 2017. E che sia un sito che le persone vorrebbero visitare lo dimostrano i risultati: 25.000 visitatori nel 2019 (nell’anno della pandemia invece la Camera di San Paolo, tra le difficoltà dovute al Covid e quelle solite, ha fatto registrare appena 4.000 visitatori). Il problema è sempre stato quello, annoso, che la Camera condivide con tanti altri musei in tutta Italia: la mancanza di personale per poterla tenere aperta regolarmente. Tanto che l’estate scorsa il Comune aveva chiesto al MiC di poterla gestire in sua vece. E adesso finalmente la situazione si è sbloccata.
L’accordo tra MiC e Comune di Parma prevede l’ affidamento della Camera di San Paolo al Comune anche nell’ottica della ricongiunzione delle sale al complesso di San Paolo, che è stato oggetto di profondi interventi di restauro. Tra il 2017 ed il 2018 è stato realizzato un nuovo impianto d’illuminazione, finalizzato alla valorizzazione delle due camere dette dell’Araldi (dal nome dell’artista rinascimentale che la decorò, Alessandro Araldi) e del Correggio, e sono stati condotti nuovi studi e nuove indagini sugli enigmatici affreschi del Correggio che hanno portato alla pubblicazione di due importanti volumi: Come in un rebus: Correggio e la Camera di San Paolo, scritto dalla professoressa Elisabetta Fadda, e Correggio e la Camera di San Paolo. Svelamenti inediti, scritto dalla professoressa Renza Bolognesi.
Ancora, nel 2019 sono state eseguite operazioni di pronto intervento sulla grande tela rappresentante l’Ultima Cena di Alessandro Araldi mentre “tra il 2019 ed il 2020”, spiega l’architetto Giorgio Cozzolino, da pochi mesi a capo della Direzione Regionale Musei, “sono stati eseguiti lavori di restauro e messa in sicurezza delle pitture murali presenti presso il refettorio, e si è proceduto alla verifica dello stato di conservazione del coro ligneo conservato nella stessa sala predisponendo la ricognizione conservativa delle volte dipinte. Si sono monitorate costantemente le condizioni microclimatiche delle sale per favorire la loro corretta conservazione, procedendo anche alla sostituzione degli infissi non più funzionali con nuovi infissi realizzati secondo la maniera tradizionale per sposarsi alla perfezione nella foggia e nel colore con i dettami del periodo della costruzione e della decorazione del monastero. Contemporaneamente alla sostituzione di questi sono stati messi in sicurezza gli architravi e gli affreschi delle lunette soprastanti le finestre della camera dell’Araldi e di quella del Correggio”.
“Il museo”, conclude Cozzolino, “ha raggiunto degli elevati standard qualitativi che il Comune di Parma, con la supervisione della Direzione Regionale Musei dell’Emilia-Romagna, si impegna a mantenere ed incrementare nei prossimi anni. È un passaggio fondamentale, conclude il Direttore Cozzolino, per concretizzare una fattiva forma di collaborazione con l’Amministrazione nell’obiettivo comune di una sempre più ampia fruizione ed accessibilità dell’ eccezionale patrimonio culturale cittadino”.
Parma, dopo anni finalmente si sblocca qualcosa sulla Camera del Correggio! |