Dal 14 giugno 2022 tornano visibili al pubblico al Parco Archeologico di Pompei la Casa di Cerere e lo scheletro del Cavallo di Maiuri. La Casa, che deve il suo nome al busto in terracotta della dea Cerere, divinità della terra e della fertilità, rinvenuto in uno degli ambienti aperti sull’atrio, e probabilmente parte degli arredi di un piccolo luogo di culto domestico, è stata oggetto di una serie di interventi che hanno interessato il restauro degli apparati decorativi, dai pavimenti mosaicati agli affreschi del primo stile, il rifacimento delle coperture e il restauro del giardino con la coltivazione di cereali, l’orzo e il grano tenero e di altre specie ispirate ai culti di Cerere. La domus è stata anche oggetto di un piano di valorizzazione e miglioramento del percorso di visita che prevede l’illuminazione artistica degli apparati decorativi, la realizzazione di una passerella di collegamento tra l’atrio e il giardino e l’esposizione in teche di reperti rinvenuti nella casa.
Lungo la stessa via di Castricio, sulla quale si affaccia la dimora, il pubblico potrà tornare a vedere lo scheletro del Cavallo di Maiuri: lo scheletro di un cavallo che fu rinvenuto durante lo scavo in un’area a sud di via dell’Abbondanza da Amedeo Maiuri nel 1938; un cavallo alto 1,34 metri al garrese, utilizzato per il trasporto delle merci per il traino. Maiuri aveva lasciato in situ i reperti, rimettendo in piedi il cavallo su una struttura in metallo, coperto da una tettoia, ma con il passare dei decenni aveva subito un progressivo degrado e quindi il Parco Archeologico ha intrapreso il suo restauro con il progetto di un nuovo allestimento volto alla sua valorizzazione. Ora viene riproposta la sua esposizione in una posizione scientificamente più corretta, con una struttura e con materiali nuovi, adatti al microclima e in grado di assicurare le necessarie condizioni di tutela del cavallo.
Pompei, tornano visibili la Casa di Cerere e il Cavallo di Maiuri |