Riapre al pubblico il Museo Ostiense dopo i lavori di adeguamento e di riallestimento e il restauro delle opere


Nel Parco Archeologico di Ostia Antica riapre completamente riallestito il Museo Ostiense. Oltre cento opere della collezione permanente sono state inoltre sottoposte a interventi di restauro specialistico.

All’interno del Parco archeologico di Ostia antica, riapre al pubblico il Museo Ostiense con un finanziamento Cipe di oltre 3 milioni di euro, dopo i lavori di adeguamento strutturale e di riallestimento e dopo il restauro delle opere inserite nel percorso espositivo.

La necessità di riallestire il museo deriva da due esigenze principali: illustrare la storia e il contesto della città romana di Ostia attraverso una narrazione museale completamente nuova rispetto al passato e, contemporaneamente, adeguare e mettere a norma, sia dal punto di vista strutturale che dell’accessibilità fisica e cognitiva, il Casone del Sale, edificio del Cinquecento che ospitava già il Museo Ostiense. Quest’ultimo è stato aggiornato anche per quanto riguarda le dotazioni impiantistiche, l’illuminazione e la tecnologia, oltre che dal punto di vista scientifico ed espositivo, al fine di creare la giusta atmosfera e garantire la piena fruibilità delle opere esposte.

Il percorso museale, articolato in 12 sale, è organizzato in 7 grandi macrotemi: le origini e l’età repubblicana, il potere imperiale, gli spazi civici, la popolazione, le religioni e i culti, le necropoli del territorio e le forme dell’abitare. Specifici approfondimenti riguardano il santuario di via della Foce, i contesti funerari dall’Isola Sacra e lo spazio dedicato ai “filosofi”. L’esposizione è arricchita da un apparato multimediale che integra gli strumenti didattici tradizionali: touchscreen che consentono di approfondire, attraverso fotografie storiche e disegni conservati negli archivi di Ostia, i principali monumenti e quartieri cittadini, rendendo così accessibile un patrimonio documentale solitamente non visibile. Inoltre, video di approfondimento sono disponibili tramite un sistema sound shower, che permette di ascoltare l’audio senza disturbare gli altri visitatori presenti in sala.

In occasione del riallestimento, oltre cento opere della collezione permanente sono state sottoposte a interventi di restauro specialistico. Questo complesso progetto ha affrontato varie problematiche conservative legate alla tipologia dei manufatti (sculture, rilievi, mosaici, pitture, ecc.) e ai materiali di cui sono composti. È stato necessario anche considerare le integrazioni e le modifiche apportate alle opere dopo il loro ritrovamento nel XX secolo. Diversamente dal passato, si è scelto di non reintegrare ciò che è stato irrimediabilmente perduto, per favorire l’apprezzamento di quanto è rimasto. Pertanto, per alcune sculture sono state realizzate strutture autoportanti in metallo che riproducono le dimensioni delle parti mancanti, permettendo così ai visitatori di immaginare e ricostruire mentalmente le porzioni assenti.

La realizzazione del nuovo Museo Ostiense ha rappresentato un impegno significativo per il Parco archeologico di Ostia antica, con l’obiettivo di ampliare e diversificare l’offerta culturale. Questo progetto si aggiunge a una serie di nuove aperture e iniziative avviate negli ultimi quattro anni. In particolare, nell’ottobre 2021, è stato inaugurato il Museo delle Navi di Fiumicino e contestualmente è stata garantita l’apertura continuativa, dal martedì alla domenica, dell’area archeologica dei porti di Claudio e di Traiano, della Necropoli di Porto all’Isola Sacra a Fiumicino e del Castello di Giulio II a Ostia Antica. Infine, nell’ottobre 2023, alla presenza del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, è stato inaugurato il complesso della basilica di Sant’Ippolito all’Isola Sacra (Fiumicino).

Alla cerimonia sono intervenuti il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Direttore generale Musei Massimo Osanna, e il Direttore del Parco archeologico di Ostia antica Alessandro D’Alessio.

Dichiarazioni

“Questa riapertura è importante non solo per il Parco archeologico di Ostia ma per l’intero sistema museale nazionale”, dichiara il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “All’interno del sito, con un nuovo percorso espositivo e il restauro di numerose opere, è possibile comprendere pienamente il ruolo di Ostia nella storia di Roma. I musei sono la geografia identitaria della nazione. I dati, eccezionali, sull’affluenza resi noti in questi giorni, con 57 milioni di visitatori nel 2023 e oltre il 22 per cento rispetto all’anno precedente, confermano una rinnovata consapevolezza da parte di cittadini e turisti dell’importanza di visitare un sito culturale. In meno di due anni abbiamo riaperto numerosi musei: Castellammare di Stabia, Correale di Sorrento e stiamo lavorando per altre riaperture. Ritengo che la cultura debba essere uniformemente diffusa su tutto il territorio nazionale perché significa innanzitutto qualità della vita. L’Italia è una super potenza culturale, un unicum nella storia globale e dobbiamo essere orgogliosi, quando si inaugura un nuovo sito museale, del nostro grande passato”.

“La riapertura del Museo Ostiense rappresenta un risultato di grande rilevanza non solo per il Parco archeologico di Ostia antica, ma per l’intero Sistema museale nazionale, di cui va ad arricchire l’offerta culturale, anche nella direzione di un rafforzamento dei percorsi di visita in un’ottica di rete”, afferma Massimo Osanna. “Questo traguardo offre inoltre un contributo fondamentale al più ampio obiettivo, fortemente perseguito dalla Direzione generale Musei, di valorizzazione del patrimonio culturale inespresso: reperti, opere e spazi che diventano o tornano fruibili al pubblico, con i depositi che, da luoghi dimenticati, sono ormai sempre più il crocevia da cui passano il ripensamento e il rinnovamento dei nostri luoghi della cultura”.

“L’intero Parco archeologico, con le monumentali aree dei porti imperiali di Claudio e Traiano e della Necropoli di Porto all’Isola Sacra rappresentano, senza dubbio, un caposaldo dell’archeologia e della storia dell’arte romana, per quel che riguarda sia la produzione scultorea, sia e soprattutto quella musiva e pittorica con opere di altissima qualità del tutto identitarie ed esemplificative della realtà ostiense. E lo stesso può dirsi dell’architettura monumentale e dell’edilizia di Ostia, praticamente una summa delle tipologie e delle tecniche costruttive come della decorazione architettonica romana”, ha aggiunto Alessandro D’Alessio, direttore del Parco archeologico di Ostia Antica. “La prima ambizione del Museo Ostiense è quella di ricomporre, come mai era stato prima e al netto dei pur imprescindibili aspetti museografici, la rete di relazioni, strettissime e biunivoche, che unisce i capolavori e gli altri oggetti esposti ai contesti urbani, infrastrutturali e funerari di pertinenza. Mettere cioè a sistema la città (quella dei vivi e quella dei morti), le sue istituzioni e il suo funzionamento, con la cultura artistica e materiale che ne promanò”.

È stata inoltre pubblicata una guida (a cura di Alessandro D’Alessio e Cristina Genovese per i tipi Electa), che riunisce i testi dei pannelli introduttivi al nuovo percorso e alle singole sale in cui si articola l’esposizione delle opere, compresa una nutrita selezione dei pezzi più significativi.

Riapre al pubblico il Museo Ostiense dopo i lavori di adeguamento e di riallestimento e il restauro delle opere
Riapre al pubblico il Museo Ostiense dopo i lavori di adeguamento e di riallestimento e il restauro delle opere


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