Dopo alcuni mesi di lavori e interventi di restauro, alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze riapre oggi il Quartiere del Volterrano, l’ala della reggia medicea che prende il nome dagli affreschi qui eseguiti da Baldassarre Franceschini detto il Volterrano (Volterra, 1611 - Firenze, 1689).
Sono cinque le sale che tornano visitabili da oggi: la Sala delle Allegorie, dove è accolto uno dei più celebri dipinti dello stesso Volterrano, la Burla del pievano Arlotto, oltre al marmo ottocentesco di Emilio Zocchi raffigurante Michelangelo bambino; la Sala delle Belle Arti, che ospita il Cristo Risorto di Pieter Paul Rubens; quella di Ercole (per la prima volta accessibile al pubblico) che prende nome dai grandi affreschi del pittore neoclassico Pietro Benvenuti che narrano le Fatiche di Ercole; la Sala dell’Arca, dove le pareti sono decorate con la Processione guidata da Re David con l’Arca dell’Alleanza, opera di Luigi Ademollo (la sala è affacciata sulla Cappella delle Reliquie, uno spazio raccolto destinato alla devozione privata della Granduchessa); la Sala della Musica, attraverso la quale è possibile riconnettersi al normale itinerario di visita della Galleria Palatina.
“Il nuovo itinerario, rigorosamente a senso unico”, afferma Maurizio Catolfi, capo della Divisione Operativa e del Dipartimento Sicurezza delle Gallerie degli Uffizi, “è stato ideato e allestito nella piena osservanza delle disposizioni anti contagio e permette per la prima volta di visitare una parte del quartiere del Volterrano con un itinerario insolito e inedito”.
Nell’immagine: la Sala delle Allegorie
Firenze, a Palazzo Pitti dopo mesi riapre il Quartiere del Volterrano |