Palazzo Madama a Torino prosegue la sua missione di Museo Civico nell’intento di valorizzare le collezioni comunali torinesi, dialogare con il territorio, e presentare nuovi allestimenti temporanei. Dal 7 febbraio al 2 aprile 2024 presenta Palazzo Madama è Europa, il nuovo allestimento incentrato sui valori fondanti dei popoli europei. Il Palazzo incarna infatti, con i suoi duemila anni di storia, la storia e l’identità europee: dal I secolo porta decumana di Augusta Taurinorum; dal XIII secolo castello medioevale e poi residenza rinascimentale; nel Settecento capolavoro del barocco e nell’Ottocento sede del Senato che decreta l’Italia unita dopo aver svolto lo Statuto Albertino, la carta costituzionale nata dal ciclo rivoluzionario e dai moti europei del 1848. Promulgato da Carlo Alberto di Savoia Carignano il 3 marzo 1848, con l’Unità d’Italia del 17 marzo 1861 lo Statuto diventa la carta fondamentale del Regno fino all’entrata in vigore della nostra Costituzione repubblicana, che ancora trova in esso fondamenti.
Dopo la commissione da parte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale delle illustrazioni relative a quella che allora era solo l’utopia di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi – il Manifesto di Ventotene del 1941 – e l’immagine che rievoca la nascita della Comunità Economica Europea con i Trattati di Roma del 25 marzo 1957, Palazzo Madama ha scelto di completare questo intervento con un’illustrazione dedicata allo Statuto Albertino, realizzata da Marta Signori, che ha preso significativamente spunto dalla chiosa del Proclama che annuncia lo Statuto, con le parole di Carlo Alberto: “Mentre così provvediamo alle più alte emergenze dell’ordine politico, non vogliamo più oltre differire di compiere un desiderio, che da lungo tempo nutriamo, con ridurre il prezzo del sale a 30 centesimi il chilogrammo fino dal 1° luglio prossimo venturo, a benefizio principalmente delle classi più povere, persuasi di trovare nelle più agiate quel compenso di pubblica entrata, che i bisogni dello Stato richiedono. Protegga Iddio l’era novella che si apre per i Nostri popoli; ed intanto ch’essi possano far uso delle maggiori libertà acquistate, di cui sono e saranno degni, aspettiamo da loro la rigorosa osservanza delle Leggi vigenti, e la imperturbata quiete, tanto necessaria ad ultimare l’opera dell’ordinamento interno dello Stato. Dato in Torino addì otto febbraio mille ottocento quarantotto”. È questo il testo generativo dello Statuto Albertino, prima pietra del riconoscimento dei diritti civili e prima carta costituzionale dell’Italia unita.
Palazzo Madama fu ancora protagonista nel 1861 con un nuovo documento essenziale per il farsi d’Europa: il 18 ottobre 1961 ospita i firmatari della Carta Sociale Europea, il trattato del Consiglio d’Europa che protegge i diritti di ogni individuo nella sua vita quotidiana, ovvero il diritto all’abitazione, alla protezione della salute, all’istruzione, al lavoro, alla tutela giuridica e sociale, alla libera circolazione delle persone e alla non discriminazione. Sono i diritti generati dai valori fondanti dei popoli europei – la Libertà, il Rispetto della dignità umana, l’Uguaglianza, la Democrazia, la Scienza e il Rispetto dei diritti umani – ai quali si affiancano i valori primari dell’Unione Europea: la Fraternità, il Lavoro, la Cultura, la Pace, l’Ambiente, lo Stato di diritto e l’Inclusione. Le illustrazioni compiute nel 2022 da Lucio Schiavon, Ale Giorgini, Emiliano Ponzi, Bianca Bagnarelli, Marina Marcolin, Francesco Poroli, Giulia Conoscenti ora si completano con l’opera dedicata da Andrea Mongia alla Carta Sociale Europea.
Un insieme ora presentato in Corte Medievale quale allestimento a integrazione di quanto compiuto con La porta della città. Un racconto di 2.000 anni per evocare e restituire a Palazzo Madama l’aura e il ruolo di un edificio capace di attraversare la storia e farsene protagonista.
Immagine: Marta Signori, Lo Statuto del Regno del 4 marzo 1848 (lo Statuto Albertino)
Palazzo Madama presenta un nuovo allestimento sui valori fondanti dei popoli europei |