Palazzo Cini a Venezia ha riaperto al pubblico il 28 maggio con un ospite speciale: il San Giorgio e il drago di Paolo Uccello.
L’opera, in prestito dal Musée Jacquemart – André di Parigi, rimarrà infatti nella sede museale veneziana per qualche mese nell’ambito dell’iniziativa L’ospite a Palazzo, occasione che già negli scorsi anni aveva permesso di esporre negli spazi espositivi della galleria importanti capolavori provenienti dai maggiori musei italiani e internazionali al fine di farli dialogare con le opere della collezione permanente.
Il San Giorgio e il drago è stato concesso dall’istituzione francese in occasione del prestito de Il giudizio di Paride di Botticelli e bottega che lascerà a settembre la Galleria di Palazzo Cini per la mostra parigina Botticelli: un laboratoire de la Renaissance, che si terrà dal 10 settembre 2021 al 24 gennaio 2022.
La collezione permanente, frutto della raccolta d’arte antica dell’imprenditore e filantropo del Novecento Vittorio Cini, riunisce capolavori compresi in un arco temporale tra il XIII e il XVIII secolo: tra questi, una serie di dipinti del Rinascimento fiorentino, tra cui le opere di Beato Angelico e Piero di Cosimo, e la raccolta di dipinti ferraresi con le opere di Dosso Dossi, Cosmè Tura, Ercole de’ Roberti e di altri artisti dell’officina ferrarese come Marco Zoppo, Baldassarre d’Este, Ludovico Mazzolino, Lorenzo Costa.
È inoltre visitabile a Palazzo Cini la mostra Piranesi Roma Basilico, inaugurata nel 2020, curata da Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini, con la collaborazione dell’Archivio Gabriele Basilico.
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Riapertura con ospite speciale a Palazzo Cini: il San Giorgio e il drago di Paolo Uccello |