Dall’11 novembre 2020 la Fondazione Magnani dà il via a un modo alternativo e originale per parlare delle opere esposte in occasione della mostra True Fictions, ora chiusa a seguito delle nuove misure restrittive anti-Covid19: tutti i mercoledì, dalle 17 alle 19, fino al 23 dicembre 2020, si terrà Opere al telefono. Sulla scia delle fiabe raccontate al telefono di Gianni Rodari, di cui tra l’altro quest’anno ricorre il centenario della nascita, i partecipanti potranno letteralmente chiacchierare al telefono con uno degli esperti della Fondazione, a cui si potranno porre domande sulle tecniche utilizzate, sulla vita degli artisti e sui loro progetti, e parlare degli aneddoti legati alle immagini, delle idee che sottendono ogni lavoro, e di tutte le verità e le finzioni che queste fotografie nascondono.
Si tratta di un format che è stato inventato, proprio durante la prima ondata della pandemia di Covid, da un museo olandese, il LAM Museum di Lisse, che durante il primo lockdown ha offerto al proprio pubblico un efficiente servizio di arte al telefono.
True Fictions è la prima mostra in Italia dedicata alla staged photography che, a partire dagli anni Ottanta, ha rivoluzionato il linguaggio fotografico. La rassegna presenta il lato più immaginifico della fotografia attraverso le invenzioni di alcuni tra i maggiori autori degli ultimi trent’anni e attraverso le sperimentazioni nate dalla tecnologia digitale. Tra i grandi maestri, quali Jeff Wall, Cindy Sherman, James Casebere, Sandy Skoglund, Yasumasa Morimura, Laurie Simmons, saranno esposte immagini di artisti come Erwin Olaf, David Lachapelle, Nic Nicosia, Emily Allchurch, Joan Fontcuberta, Julia Fullerton Batten, Paolo Ventura, Lori Nix, Miwa Yanagi, Alison Jackson, Jung Yeondoo, Jiang Pengyi, e di autori raramente esposti in Italia, come Bernard Faucon, Eileen Cowin, Bruce Charlesworth, David Levinthal.
Per partecipare a Opere al telefono basta sfogliare il catalogo presente sul sito, scegliere l’immagine che più incuriosisce e chiamare il numero 0522/444446, con la certezza che dall’altra parte un esperto condurrà in una realtà altra, quella dell’opera scelta.
Per info: palazzomagnani.it
Nell’immagine, Sandy Skoglund, Fox Games (1989)
Vi piace un'opera? Se chiamate Palazzo Magnani, un loro esperto ve la spiega al telefono |