Museo Poldi Pezzoli, nuova illuminazione per lo Scalone Antico


Nuova illuminazione per lo Scalone Antico del Museo Poldi Pezzoli. Sono stati scelti proiettori Led di piccole dimensioni con minimo impatto visivo e a basso consumo.

In occasione dell’anniversario di nascita del suo fondatore Gian Giacomi Poldi Pezzoli (27 luglio 1822 - 6 aprile 1879), il Museo Poldi Pezzoli ha presentato la nuova illuminazione dello Scalone Antico, tra gli ambienti più suggestivi del museo.

Un progetto che si inserisce tra le priorità del piano strategico presentato dall’architetto Alessandra Quarto lo scorso aprile, a quattro mesi dall’assunzione del suo incarico come direttrice del Poldi Pezzoli, quando è stata annunciata per la prima volta la proposta per una nuova illuminazione del principale accesso al Museo.

“Migliorare la fruizione delle opere e degli ambienti è uno degli obiettivi principali della mission del Museo; il programma di riallestimento è articolato e abbiamo voluto iniziare proprio dallo Scalone perché è il primo ambiente che accoglie il pubblico e si presenta straordinariamente ricco di opere d’arte e di storia”, ha dichiarato Alessandra Quarto.

Alla metà dell’Ottocento Gian Giacomo Poldi Pezzoli aveva affidato all’amico e collaboratore Giuseppe Bertini l’incarico di creare un ambiente scenografico per accedere dal cortile al primo piano del palazzo. Bertini risistemò l’accesso preesistente, risalente al Seicento, disegnando lo Scalone neobarocco e la fontana in marmo di Candoglia. Lo Scalone è tra gli ambienti che furono meno danneggiati dai bombardamenti che nel 1943 colpirono il Museo: si è conservato il fregio con la Venere che regge una fiaccola, ma è andato distrutto il lucernario a vetri dipinti che raffigurava un’inferriata con putti e fiori; opera anch’essa di Giuseppe Bertini che con il filtrare della luce e i suoi riflessi sull’acqua della fontana avrebbe dovuto accompagnare il visitatore nel passaggio da un ambiente esterno a uno interno. Come all’apertura del Museo, nel 1881, lungo lo Scalone sono esposti, alternati tra le sei statue femminili che rappresentano Prudenza, Guerra, Pietà, Sapienza, Fede e Teocrazia, ritratti e paesaggi, tra cui le quattro grandi tele dipinte da Alessandro Magnasco e Antonio Francesco Peruzzini, che con i loro paesaggi verdeggianti enfatizzano la ricostruzione in questo spazio di un ambiente naturale.

“La nuova illuminazione valorizza l’architettura, accentuandone il ritmo fatto di pieni e vuoti, di luci e ombre. In questo modo si ricompone la scenografia unica pensata da Giuseppe Bertini, che intendeva accogliere e stupire gli ospiti della casa museo; un’armonia oggi ritrovata che emozionerà i visitatori e permetterà di cogliere i dettagli delle quattro grandi tele del Magnasco, in cui il tono drammatico della composizione è accentuato da pennellate rapide e da intensi contrasti luministici”, prosegue la direttrice.

Il progetto illuminotecnico è a cura dell’ingegnere e lighting designer Pietro Palladino. Sono stati scelti proiettori Led di piccole dimensioni con minimo impatto visivo e a basso consumo. Il sistema di illuminazione di ERCO, nonostante le difficoltà oggettive, ha permesso di ottenere un’illuminazione omogenea e diffusa, creando una gerarchia percettiva che intende guidare il visitatore alla scoperta dei dettagli architettonici e scultorei durante la salita al piano nobile, favorendo l’orientamento e il comfort visivo, e assicurando allo stesso tempo durata e affidabilità nel tempo in un contesto architettonico nel quale la manutenzione è sempre estremamente complessa. La luce è regolabile attraverso un sistema capace di gestire l’intensità della singola sorgente in modo da contenere i consumi energetici. Il progetto è stato possibile grazie al generoso contributo dell’Associazione Amici del Museo Poldi Pezzoli.

Museo Poldi Pezzoli, nuova illuminazione per lo Scalone Antico
Museo Poldi Pezzoli, nuova illuminazione per lo Scalone Antico


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