Nel 2024, le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, tra le loro sedi di Milano, Napoli, Torino e Vicenza, hanno accolto 750mila visitatori. Tra questi, 100mila erano studenti provenienti da scuole di ogni ordine e grado, per i quali le attività sono offerte gratuitamente.
Le iniziative rientrano nel Progetto Cultura, un piano pluriennale ideato dall’attuale Presidente Emerito Giovanni Bazoli. Nel 2024, il progetto ha dato vita a dodici grandi mostre, sessanta incontri collaterali e numerose collaborazioni con istituzioni culturali nazionali e internazionali. L’impegno verso l’arte e la cultura, diventato negli anni un valore identitario del Gruppo guidato da Carlo Messina, è parte di un imponente programma che destina 1,5 miliardi di euro per interventi per l’Italia entro il 2027.
I quattro musei delle Gallerie d’Italia, realizzati attraverso la trasformazione di palazzi storici di proprietà della Banca, un tempo sedi operative, e attraverso importanti interventi di restauro architettonico che li hanno convertiti in spazi dedicati all’arte e alla cultura. Ospitano parte delle oltre 35mila opere d’arte appartenenti alla collezione di Intesa Sanpaolo, di cui 3.500 di particolare rilievo.
Il primo museo del polo nacque a Vicenza nel 1999, seguito da Napoli nel 2007 e Milano nel 2011. Nel maggio 2022, il completamento del polo con l’apertura della sede torinese e il trasferimento delle Gallerie di Napoli nella sede di via Toledo ha consolidato l’offerta museale di Intesa Sanpaolo. Parallelamente alla gestione delle proprie collezioni, la Banca è impegnata nella tutela del patrimonio artistico e architettonico italiano attraverso Restituzioni, il più grande programma di restauri a livello globale. Dal 1989, questa iniziativa ha permesso di restituire alla collettività oltre 2.200 beni artistici, coinvolgendo Soprintendenze italiane, Direzioni Regionali Musei e Musei autonomi, restauratori qualificati e i principali centri di restauro in Italia. La mostra della XX edizione di Restituzioni, che presenterà i beni restaurati, è prevista a Roma nel 2025.
Un altro aspetto innovativo riguarda la gestione economica delle collezioni. Dal 2017, Intesa Sanpaolo monitora costantemente il valore economico delle opere d’arte, adottando la metodologia del fair value. Questo processo, aggiornato tramite perizie triennali, ha reso la Banca la prima istituzione al mondo ad applicare un approccio così avanzato. Recentemente, l’esperienza acquisita è stata formalizzata in un Protocollo di collaborazione firmato presso il Ministero dell’Interno con il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione. Il Gruppo metterà a disposizione la sua esperienza per realizzare un modello di misurazione utile a valutare a valore di mercato (fair value) opere d’arte, beni archivistici e librari di 862 chiese di proprietà del Fondo Edifici di Culto (FEC) operante presso il Dipartimento.
Sul fronte internazionale, si intensifica la partnership con la National Gallery di Londra. Intesa Sanpaolo sarà sponsor principale della mostra Siena: The Rise of Painting 1300-1350, in programma dall’8 marzo al 22 giugno 2025 a Londra. Con oltre cento opere tra dipinti, sculture, oreficerie e tessuti, l’esposizione esplorerà il ruolo di artisti senesi come Duccio, Pietro e Ambrogio Lorenzetti e Simone Martini nel plasmare l’arte occidentale. La precedente mostra The Last Caravaggio, dedicata al Martirio di Sant’Orsola, l’opera principale della collezione di Intesa Sanpaolo solitamente esposta nel museo delle Gallerie d’Italia di Napoli, ha registrato trecentomila visitatori, classificandosi come la terza più visitata negli ultimi dieci anni alla National Gallery.
Tra le recenti iniziative, Intesa Sanpaolo, insieme alla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, ha acquisito il 100% dei rami industriali della storica casa editrice Umberto Allemandi.
Dal 2018, il Progetto Cultura è stato integrato nel Piano d’Impresa della Banca. Questo progetto, gestito dalla Direzione Arte Cultura e Beni Storici guidata da Michele Coppola, Direttore Generale delle Gallerie d’Italia, rientra dall’aprile 2024 nell’Area di Governo Sostenibilità, guidata da Paola Angeletti.
“L’anno che si conclude è stato un anno di risultati oltre gli obiettivi e le aspettative”, ha dichiarato Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale delle Gallerie d’Italia. “Non mi riferisco solo ai grandi progetti espositivi realizzati nelle quattro Gallerie d’Italia, sempre originali, frutto di ricerca e di relazione con importanti istituzioni, ma penso anche al numero crescente di visitatori e alle attività fatte con le scuole e i pubblici fragili, componente identitaria del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo. La principale soddisfazione è la forte considerazione con cui le Gallerie d’Italia sono conosciute e riconosciute, come luoghi che appartengono alle rispettive comunità, portando contributi che qualificano la proposta culturale delle città e delle piazze che le ospitano. è importante sottolineare anche l’ampiezza delle iniziative dedicate alle nostre collezioni d’arte in altre sedi in Italia e all’estero, grazie a un lavoro condiviso con altre realtà che pone la Banca tra i principali interlocutori europei nel difendere e diffondere il patrimonio culturale nazionale”.
Nel 2024 le Gallerie d'Italia nelle loro quattro sedi hanno accolto 750mila visitatori |