Lodi, il MiBACT dà l'ok alla realizzazione del Parco Archeologico di Laus Pompeia


Un nuovo Parco Archeologico nascerà nel mezzo della Pianura Padana: è il Parco Archeologico di Laus Pompeia. Dal MiBACT l’ok per il completamento.

Un nuovo parco archeologico sta per nascere nel mezzo della Pianura Padana. È il nuovo Parco Archeologico di Laus Pompeia che, grazie allo stanziamento di 1,1 milioni di euro da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nell’ambito del piano strategico Grandi Progetti Beni Culturali, sorgerà nel comune di Lodi Vecchio, in provincia di Lodi. L’area interessata, si apprende dal MiBACT, è di circa 16.000 metri quadri: qui si trovano già gli scavi archeologici della Basilica e il Museo Archeologico di Laus Pompeia. L’obiettivo adesso è quello di completare il Parco Archeologico.

In particolare, i fondi garantiti dal MiBACT consentiranno, intanto, di recuperare una casa colonica abbandonata che diventerà parte del museo: qui saranno ospitati i servizi, una terrazza, un piano polifunzionale che probabilmente sarà dedicato a mostre, eventi o laboratori. Inoltre, le risorse stanziate dal ministero serviranno per avviare una nuova campagna di scavo che ha lo scopo di riportare alla luce le terme romane di Laus Pompeia.

La storia di Laus Pompeia è antichissima: il fiorente municipium romano che si trova a poca distanza dall’odierna Lodi a sua volta aveva origini celtiche. La città sopravvisse anche dopo la caduta dell’Impero Romano, ma fu devastata nel XII secolo, prima dai milanesi, e poi nel 1158 dall’esercito di Federico Barbarossa che rase al suolo la città costringendo gli abitanti a spostarsi più a est e a fondare quella che sarebbe diventata l’attuale Lodi, mentre Laus Pompeia, ormai ridotta a un cumulo di macerie che servirono come materiale da costruzione per la nuova Lodi, divenne nota come Lauda Vetus, ovvero Lodi Vecchio. I resti di Laus Pompeia riemersero a partire dagli anni Cinquanta attraverso alcune campagne di scavo: nel 2007 furono aperti gli scavi e nel 2014 fu la volta dell’attuale museo, che ha sede in un complesso rurale edificato nel Settecento e dalle cui finestre si possono vedere l’antico foro della città romana e i resti della cattedrale, e che mostra al pubblico i più significativi reperti emersi dalle campagne, raccontando la storia della città antica.

Dunque, grazie al finanziamento del ministero, la storia di Laus Pompeia adesso si arricchisce di un nuovo capitolo: la trasformazione di scavi e museo in un Parco Archeologico che avrà pertanto un percorso unitario e che potrà mostrare al pubblico testimonianze finora nascoste dell’illustre passato della città.

Lodi, il MiBACT dà l'ok alla realizzazione del Parco Archeologico di Laus Pompeia
Lodi, il MiBACT dà l'ok alla realizzazione del Parco Archeologico di Laus Pompeia


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE





MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte