A L’Aquila nasce un nuovo museo: è il MAXXI L’Aquila, una sorta di “succursale” del MAXXI di Roma, un museo d’arte contemporanea presentato come un “laboratorio dedicato alla produzione artistica e culturale aperto al territorio e alle sue energie” e come uno “spazio dove le collezioni di arte, architettura e fotografia del MAXXI prenderanno vita insieme a mostre temporanee, programmi di approfondimento e progetti educativi”. Il nuovo museo ha aperto in anteprima ieri, 5 settembre, con una visita speciale negli spazi recuperati di Palazzo Ardinghelli, a pochi passi dalla Fontana dell 99 Cannelle, simbolo della città. Il palazzo fu progettato tra il 1732 e il 1743 da uno dei più importanti architetti romani del tempo, Francesco Fontana, figlio del più noto Carlo, e si caratterizza per la sua facciata in composto stile tardobarocco, per il suo cortile e per il suo scalone monumentale di gusto borrominiano, affrescato nel 1749 dal pittore veneziano Vincenzo Damini. La data per l’inaugurazione ufficiale è invece fissata al 30 ottobre.
MAXXI L’Aquila sarà, fanno sapere dal museo, “un polo in grado di intrecciare reti a diversi livelli tra i protagonisti del contemporaneo e tra i soggetti operanti nel multiforme sistema artistico e scientifico (gallerie, fondazioni, associazioni, altri musei e istituti di ricerca) dando voce alle eccellenze della creatività nazionale e internazionale”. Come il MAXXI di Roma, quello dell’Aquila ospiterà mostre d’arte, fotografia e architettura, performance, interventi site specific, e ci sarà spazio per le opere della Collezione MAXXI. Il primo progetto coinvolgerà alcuni importanti artisti italiani contemporanei, ovvero Elisabetta Benassi, Daniela De Lorenzo, Alberto Garutti, Nunzio, Ettore Spalletti, la giovane artista russa Anastasia Potemkina, e i fotografi Paolo Pellegrin e Stefano Cerio.
La sua sede è stata appena restaurata dopo i danni subiti nel sisma del 2009, che aveva procurato danni importanti all’edificio. Il restauro è stato sostenuto dal governo russo. “Un gioiello dell’architettura civile aquilana, ridonato alla città, per diventare, grazie al MAXXI, un punto di riferimento per la vita culturale e la rinascita sociale dell’Aquila e del suo territorio”, afferma Stefano D’Amico, segretario regionale del MiBACT per l’Abruzzo. “Nella complessa ricostruzione che ci vede impegnati da oltre dieci anni”, dichiara invece Alessandra Vittorini, soprintendente dell’Aquila, “questo luogo offre oggi le sue inedite meraviglie pienamente recuperate grazie a un restauro attento e rigoroso”.
“La riapertura di Palazzo Ardinghelli mi emoziona e mi rende orgogliosa”, dice Giovanna Melandri, presidente del MAXXI: “è il simbolo di una doppia rinascita, dalle ferite del terremoto e dal tempo sospeso dell’emergenza coronavirus”. “La restituzione alla comunità di Palazzo Ardinghelli e l’istituzione della sede aquilana del MAXXI”, sottolinea Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila, “segnano un punto di svolta nel percorso di rinascita intrapreso all’indomani del sisma del 2009”. Dello stesso avviso Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo: “Con il restauro di Palazzo Ardinghelli, la città dell’Aquila e l’Abruzzo si pongono all’attenzione nazionale e internazionale quale punto di riferimento qualificato e vivace della vita culturale del nostro Paese”.
“Questa è una giornata densa di significati, nella quale arriva un segnale importante all’insegna della cultura, dell’arte, della bellezza: restituiamo a L’Aquila e ai cittadini un palazzo meraviglioso”, ha dichiarato Anna Laura Orrico, sottosegretario ai beni culturali. “È una soddisfazione”, le fa eco Sergey Razov, ambasciatore russo in Italia, “sapere che la Russia ha contribuito a questa buona e necessaria causa. Sono grato a tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto, simbolo dell’amicizia tra i nostri Paesi”.
Nella foto: L’Aquila, Palazzo Ardinghelli dopo il restauro. Ph. Credit Andrea Jemolo
L'Aquila, nasce un nuovo museo: è il MAXXI L'Aquila a Palazzo Ardinghelli |