Napoli, restaurato lo Scalone d'Onore di Palazzo Reale: 100 giorni per far risplendere un simbolo di Napoli


A Napoli si sono conclusi i lavori di restauro sullo Scalone d’Onore: 100 giorni per far risplendere questo simbolo della città. Contestualmente si apre il cantiere della Cappella Reale. E una nuova mostra racconta il restauro.

Dopo cento giorni di intenso lavoro, lo Scalone d’Onore del Palazzo Reale di Napoli torna a splendere, restituendo ai visitatori uno dei simboli più riconosciuti del complesso architettonico. Al tempo stesso, prende il via un nuovo importante cantiere: quello dedicato alla messa in sicurezza e al futuro restauro della Cappella Reale, un altro gioiello del patrimonio artistico partenopeo.

“Un altro tassello si aggiunge all’immensa mappa di lavori che si svolgono quotidianamente all’interno del Palazzo Reale”, dichiara Paola Ricciardi, dirigente delegata dal Direttore generale Musei, Massimo Osanna. “Oggi, nello stesso momento possiamo osservare i risultati di un restauro concluso e i lavori di un cantiere aperto con il quale rendiamo partecipi i visitatori del duro lavoro che viene svolto da restauratori, alle volte molto impegnativo che si trasforma in arte attraverso una piccola mostra fotografica”.

Lo Scalone d'Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro
Lo Scalone d’Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro
Lo Scalone d'Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro
Lo Scalone d’Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro
Lo Scalone d'Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro
Lo Scalone d’Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro
Lo Scalone d'Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro
Lo Scalone d’Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro

Un restauro nel segno della bellezza e della tecnica

Il progetto di restauro, avviato il 16 giugno scorso e affidato al Consorzio CO.MA.BER con l’esecuzione della ditta Officine Marmi Italia, si è concentrato sul recupero del candore originale del marmo di Carrara. Gli interventi, diretti dall’architetto Stefano Gei, hanno previsto un approccio scientifico e meticoloso, con una fase preliminare di studio per individuare i prodotti più adatti al trattamento delle superfici.

Dopo la rimozione dello sporco e delle impurità, sono stati applicati impacchi speciali per estrarre le ossidazioni presenti sul marmo. L’operazione si è conclusa con una lucidatura e l’applicazione di un protettivo per migliorare la resistenza all’umidità e preservare il materiale nel tempo. Il risultato è una superficie di 750 metri quadri, elevata in altezza per 30 metri, che adesso è ritornata alla sua originaria luminosità.

Lo scalone prima del restauro
Lo scalone prima del restauro
Lo scalone prima del restauro
Lo scalone prima del restauro
Lo scalone prima e dopo il restauro
Lo scalone prima e dopo il restauro

Un capolavoro storico: lo Scalone d’Onore

Lo Scalone d’Onore rappresenta uno degli elementi più celebri di Palazzo Reale. Originariamente realizzato tra il 1651 e il 1666 su progetto di Francesco Antonio Picchiatti in pietra di piperno, fu successivamente ripensato dall’architetto Gaetano Genovese nei primi decenni dell’Ottocento, che ne fece un’opera di grande raffinatezza in marmo. Nel 1729 Montesquieu lo definì “le plus beau escalier d’Europe”, rendendolo famoso a livello internazionale.

Gli anni, gli incendi e gli agenti atmosferici avevano lasciato il segno, ma il restauro ha restituito al monumento il suo splendore, rendendolo nuovamente protagonista degli itinerari culturali di Napoli.

Lo Scalone d'Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro
Lo Scalone d’Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro
Lo Scalone d'Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro
Lo Scalone d’Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro
Lo Scalone d'Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro
Lo Scalone d’Onore di Palazzo Reale a Napoli dopo il restauro

La Cappella Reale: tra urgenza e valorizzazione

Contemporaneamente alla conclusione dei lavori sullo Scalone, si sta intervenendo sulla Cappella Reale. Qui i restauri, partiti con una messa in sicurezza d’urgenza, stanno ponendo le basi per un progetto più ampio e articolato. Le infiltrazioni d’acqua avevano danneggiato le preziose superfici decorate, richiedendo interventi immediati che hanno comportato una spesa di 400mila euro.

Questa fase di somma urgenza sarà seguita da un intervento di restauro complessivo, per il quale è stato stanziato un budget di un milione di euro. Gli studi preliminari hanno permesso di mappare le aree danneggiate e di approfondire la conoscenza delle tecniche costruttive, per orientare al meglio i lavori futuri.

Almerinda Padricelli, funzionario architetto di Palazzo Reale e responsabile del progetto, ricorda che “i due interventi sono finanziati dal Grande Progetto del MIC. Il primo restituisce la visione luminosa e candida dei marmi dello Scalone, mentre nel secondo intervento i lavori sono stati eseguiti per consolidare e mappare superfici preziose, ma hanno anche consentito di effettuare degli studi approfonditi e importanti per orientare la progettazione del futuro cantiere di completamento del restauro delle superfici, in modo da valorizzare al meglio le aree di intervento nella Cappella Reale”.

Il team di restauro
Il team di restauro
La mostra
La mostra

Una mostra che racconta il restauro

In attesa del completamento dei restauri, la Cappella ospita una mostra fotografica intitolata Working Class, ideata da Barbara Balbi, restauratrice ABAP, e Almerinda Padricelli, responsabile del progetto. La mostra si concentra sul lavoro di 20 restauratrici e restauratori impegnati nel cantiere, immortalati in 15 scatti firmati da Camillo Ripaldi.

Le immagini, esposte su sei pannelli, testimoniano l’impegno e la dedizione degli operatori che ogni giorno lavorano per preservare il patrimonio culturale. Questo progetto evidenzia sia l’aspetto artistico del restauro, sia la sua componente fisica e tecnica, offrendo uno spunto di riflessione sul tema della sicurezza nei cantieri, particolarmente sentito nel contesto contemporaneo.

“La mostra”, racconta Barbara Balbi, direttrice dei lavori, “sottolinea alcuni aspetti meno consueti del lavoro dei restauratori mettendo in evidenza quanto il restauro sia gravoso dal punto di vista fisico e al contempo stabilisca un legame strettissimo con la materia dell’opera d’arte. “L’occasione di un cantiere di grandi dimensioni, inoltre, fa riflettere sulla sicurezza dei lavoratori in un momento storico in cui il tema è ancora molto sentito: in questo senso la fotografia aiuta a guardare meglio e da più vicino”.

Il restauro dello Scalone d’Onore e l’avvio dei lavori sulla Cappella Reale rappresentano due tappe fondamentali per il recupero e la valorizzazione di Palazzo Reale. In un luogo dove il passato incontra il futuro, il lavoro quotidiano dei restauratori diventa un ponte che unisce arte, tecnica e dedizione, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e suggestiva.


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