Fino al 10 gennaio 2021 sui portoni d’ingresso del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e del Museo Madre sono proiettate le immagini di alcuni capolavori simbolo delle due sedi museali in segno di augurio per una vicina apertura e per l’avvio di una collaborazione triennale tra le due istituzioni.
MANN e Madre hanno dato vita a un progetto comune che nel 2021 avrà come tema il Mediterraneo. “La collaborazione, già a partire dal 2021, si concretizzerà, così, in progetti espositivi integrati pienamente nel quartiere, con attività didattiche e di inclusione per le giovani generazioni” dichiarano il Direttore del MANN Paolo Giulierini e la Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee/Museo Madre Laura Valente. “Il primo anno la progettualità ruoterà attorno al tema del Mediterraneo e coinvolgerà i massimi esperti e curatori, ma anche giovani creativi under 35, proprio in nome di un’archeologia contemporanea che sappia far dialogare segni, relazioni e visioni differenti”.
Includerà inoltre percorsi di formazione di nuove professionalità, summer school e residenze, destinate a studenti universitari, ma anche a giovani creativi nonché borse di studio e premi per alunni, ricercatori e artisti.
Distanti poco meno di un chilometro tra loro, le due sedi museali "non intendono solo sviluppare le connessioni tematiche esistenti tra archeologia e arte contemporanea, in un percorso già precedentemente sperimentato con singole esposizioni, ma soprattutto fare rete per aiutare lo sviluppo di un vero distretto culturale", hanno sottolineato Giulierini e Valente.
Intanto, fino al 10 gennaio, dall’imbrunire fino alle 22, proiezioni in loop sono protagonisti dei rispettivi portoni. Le immagini scelte sono quelle di alcuni capolavori dell’archeologia conservati al MANN (dal Toro Farnese alla Venere Callipigia, dalla Battaglia di Isso alla Flora, dalla Megalografia di Boscoreale al Cavallo Mazzocchi), in dialogo con alcune delle opere di arte contemporanea ospitate nel Museo regionale di via Settembrini, da Mimmo Paladino a Francesco Clemente, da Daniel Buren a Rebecca Horn, da Mathilde Rosier a Jannis Kounellis.
Napoli, collaborazione triennale tra MANN e Madre. E intanto i capolavori escono sui portoni |