A Napoli via al rilancio del complesso trecentesco di Donnaregina: accordo tra Comune, Diocesi e Università Federico II


A Napoli, il Comune, la Diocesi e l’Università Federico II firmano un accordo per la valorizzazione del complesso monumentale di Donnaregina.

A Napoli partirà a breve il rilancio del complesso trecentesco di Donnaregina, grazie a un accordo tra il Comune di Napoli, la Diocesi di Napoli e l’Università degli Studi “Federico II” della città partenopea. Le tre istituzioni hanno raggiunto l’accordo al fine di collaborare alla valorizzazione, alla cura e alla fruizione pubblica del complesso monumentale: inoltre, l’Università continuerà ad accogliere, all’interno del complesso (e in particolare in quello che rimane dell’antico convento) la sede della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio. Una delle novità è che la Scuola non sarà più soltanto luogo di formazione e attività didattiche, ma accoglierà anche mostre, convegni, iniziative culturali che serviranno per diffondere quanto più possibile la conoscenza del grande patrimonio del complesso di Donnaregina. La Diocesi ha inoltre confermato gli spazi messi a disposizione della Scuola Bovio-Colletta, istituto scolastico che ha sede all’interno del complesso.

“La Chiesa Trecentesca di Donnaregina, parte del più ampio Complesso Monumentale”, dichiarano Alessandra Clemente, assessore ai giovani e al patrimonio, e Carmine Piscopo, assessore ai beni comuni e all’urbanistica, “è tra le più alte manifestazioni della cultura architettonica trecentesca, oltre che simbolo della tradizione del Restauro Architettonico in Italia. L’Accordo di valorizzazione approvato intende dare seguito ad una diversa modalità di valorizzazione del patrimonio culturale pubblico, attraverso la collaborazione istituzionale tra il Comune, l’Università e la Diocesi di Napoli, che tiene conto di altri indicatori, quali il beneficio d’uso e il valore dei servizi che la riattivazione di un bene ha su un territorio e su una determinata collettività”.

Il complesso di Donnaregina include la chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia (la cui costruzione iniziò nel Trecento), quella di Santa Maria Donnaregina Nuova (risalente al Seicento) e resti dell’antico convento, dove oggi ha sede, come detto, la Scuola di Specializzazione dell’ateneo napoletano. Il complesso ospita anche, all’interno della chiesa seicentesca, il Museo Diocesano di Napoli: tutto concorre a formare una sorta di unicum nel centro storico della città, con testimonianze che spaziano dall’arte medievale all’arte barocca. In particolare sono preziosissimi, nella chiesa vecchia, gli affreschi del coro, attribuiti alla scuola di Pietro Cavallini (si tratta del più vasto ciclo di affreschi trecentesco che esista a Napoli), quelli della cappella Loffredo, opera di un originale interprete della lezione giottesca, oltre a uno dei capolavori di Tino di Camaino, il Monumento sepolcrale di Maria d’Ungheria, uno dei più interessanti esempi di scultura trecentesca. Per quanto riguarda invece le opere d’arte del XVII secolo, nella chiesa nuova sono accolti dipinti di Luca Giordano, Massimo Stazione, Micco Spadaro, Andrea Vaccaro, Dirk Hendricksz: in generale, la chiesa nuova è uno dei capolavori del Seicento napoletano.

Nella foto: la navata centrale di Santa Maria Donnaregina Nuova.

A Napoli via al rilancio del complesso trecentesco di Donnaregina: accordo tra Comune, Diocesi e Università Federico II
A Napoli via al rilancio del complesso trecentesco di Donnaregina: accordo tra Comune, Diocesi e Università Federico II


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