Dopo quasi quattro anni di lavori, è stato riaperto il 3 agosto il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico “Giovanni Antonio Sanna” a Sassari, alla presenza della direttrice della Direzione regionale Musei Sardegna Luana Toniolo, della direttrice del museo Elisabetta Grassi, del Segretario regionale Patricia Olivo e del direttore generale Musei Massimo Osanna.
La riapertura è stata resa possibile grazie alla realizzazione di un allestimento temporaneo, che ha interessato diversi ambienti della struttura museale e che è stato compiuto dalla Direzione regionale Musei Sardegna nel quadro di un più ampio piano di valorizzazione del museo, con il quale si riqualificano in modo moderno e funzionale gli spazi e i percorsi di visita. Il museo espone reperti che vanno dalla collezione preistorica a quella romana, da quella etnografica a quella fenicio-punica.
Grazie a un progetto di riqualificazione curato dal Segretariato generale del Ministero della Cultura della Sardegna e iniziato nel 2016, nella sala principale del Padiglione Castoldi è inoltre ora esposta nella sua interezza la collezione Dessì, che presenta un panorama completo della storia archeologica della Sardegna.
Saranno avviate numerose iniziative con il coinvolgimento di scuole, associazioni no profit e università, per una co-programmazione e co-progettazione delle future attività del museo, perché diventi uno spazio sempre più partecipato e inclusivo.
"Sarà un museo vivo, più accessibile anche dal punto di vista cognitivo, e sarà aperto al contemporaneo" ha anticipato la direttrice Elisabetta Grassi.
Dal 4 agosto al 3 settembre 2022 il museo sarà aperto nei seguenti orari: martedì, mercoledì e sabato dalle 9 alle 13.30; giovedì e venerdì dalle 14.30 alle 19.30. Chiuso la domenica e il lunedì.
Il Museo Sanna di Sassari riapre le sue porte. Sarà un museo vivo, più moderno e più accessibile |