Fino al 20 marzo 2023 il Museo Poldi Pezzoli espone nel Salone Dorato il Tappeto delle tigri. Si tratta di un tappeto tessuto a Quazvin, una delle città regali della Persia centrale, tra il 1560 e il 1570.
Venne acquistato da Gian Giacomo Poldi Pezzoli nel 1855 in un’asta privata. Considerato uno dei capolavori della collezione del museo milanese, il tappeto è stato ritirato dall’esposizione nel 1982 per ragioni conservative e restaurato per essere periodicamente esposto al pubblico. Ora, nel Salone dorato, è in dialogo con i capolavori del Rinascimento, come desiderava lo stesso Poldi Pezzoli.
Un’iscrizione, in broccato d’argento, che corre lungo la cornice interna della bordura del tappeto ne rivela la destinazione regale: “Beato il tappeto che diventa ombra sotto i passi dello Shah... hanno filato la sua trama col filo dell’anima, l’hanno filata per il Dario del mondo...”. Si tratta probabilmente dello Shah Tamhasp I, che regnò in Persia dal 1524 al 1576.
Lo schema compositivo del tappeto è classico con medaglione centrale a fondo blu decorato con fiori e uccelli; nella parte centrale su fondo rosso, è rappresentato un giardino in cui sono distribuiti con rigore simmetrico e armonia alberi, piante e animali, reali o fantastici e due coppie di Hourì, creature angeliche con le sembianze di giovani ragazze dagli occhi bellissimi.
Per info: www.museopoldipezzoli.it
Al Museo Poldi Pezzoli è esposto il Tappeto delle tigri |