Mercoledì 6 settembre il Museo Ottocento Bologna, aperto nell’aprile 2023 con sede in piazza San Michele 4/C, davanti a Corte Isolani, esporrà al pubblico il dipinto Giovinezza (1922) di Emma Bonazzi, prestato i mesi scorsi al Mart di Rovereto in occasione della mostra Klimt e l’arte italiana. Insieme all’opera saranno presentate tre nuove acquisizioni dell’artista, che verranno raccontate attraverso una serie di visite guidate su prenotazione. Tre raffinate scatoline che Bonazzi realizzò per la ditta per la produzione di cioccolato Perugina negli anni Trenta, di cui fu direttrice artistica per trent’anni. Da settembre le opere arricchiranno dunque la collezione permanente del museo.
“L’artista”, ha dichiara la direttrice e conservatrice del Museo Ottocento Bologna Francesca Sinigaglia, "unica donna in un panorama di uomini, è influenzata dallo stile europeo di Gustav Klimt e di Egon Schiele ed è rappresentata a Museo Ottocento Bologna dall’opera Giovinezza, esposta alla Fiorentina Primaverile del 1922. La sensuale figura di schiena è immersa in un mosaico di tendaggi e tessuti che ricordano i vetri di murano o i decori di Galileo Chini. Sono felice di poter presentare al pubblico quest’opera insieme a tre nuove acquisizioni dell’artista, e al tempo stesso stupita per il grande numero di persone che in questi mesi ha visitato il Museo Ottocento Bologna, dimostrando amore per l’arte e curiosità sincera nei confronti di un secolo che è ancora tutto da scoprire. I visitatori sono entusiasti sia per la proposta culturale che per le modalità di fruizione, con eventi esclusivi e visite guidate condotte dai tirocinanti dell’Università di Bologna. Il comitato tecnico-scientifico del Museo presto si occuperà di stilare le Regole per le Borse di Studio che verranno conferite a studiosi del periodo. Stiamo inoltre definendo le prossime offerte espositive, che saranno ricche e appassionanti e verranno presentate in occasione della conferenza stampa della mostra Carlotta Gargalli (1788-1840) e l’eredità di Canova, che godrà di prestiti di eccellenza, prevista per il 31 ottobre in Confcommercio Ascom".
Emma Bonazzi (1881-1959) fu attiva come pittrice, illustratrice e disegnatrice di cartelloni pubblicitari. Esponente di spicco del movimento secessionista e in particolare del Decò bolognese, fin dagli esordi fu sensibilmente influenzata dallo stile di Klimt e di Schiele, ma anche dalla maniera del pittore e ceramista Liberty Galileo Chini. Tra le poche donne attive nell’arte, Bonazzi si formò all’Accademia di Belle Arti di Bologna dove conseguì il diploma nel 1913. Prese parte alla prima Secessione Romana diventandone una figura di spicco, ma sviluppò altresì una sua personale cifra stilistica, caratterizzata da accenti onirico-fiabeschi, che caratterizzarono in modo originale il suo segno all’interno del movimento Liberty e Art Decò. Nel 1916 entrò in contatto con la tipografia Chappuis di Bologna e pubblicò i suoi primi manifesti. Tra il 1925 e il 1940 collaborò come consulente artistica con la storica ditta Perugina (fondata nel 1907), intuendo le esigenze commerciali della committenza e creando e producendo scatole raffinate e confezioni di lusso. Tre di questi esemplari fanno oggi parte delle Collezioni del Museo Ottocento Bologna.
Per info: mobologna.it
Orari: Da martedì a domenica dalle 10 alle 19.
Immagine: Emma Bonazzi, Giovinezza, dettaglio (1922; olio su tela, 97 x 86 cm; Bologna, Museo Ottocento Bologna)
Il Museo Ottocento Bologna si arricchisce con nuove acquisizioni |