Firenze, il Museo Novecento riapre con quattro nuove mostre


Quattro nuovi progetti espositivi si aggiungono alla mostra dedicata a Henry Moore: riapre il Museo Novecento di Firenze. 

Il Museo Novecento di Firenze riapre il 28 aprile con quattro nuovi progetti espositivi

“È una gioia riaprire oggi i nostri musei civici, così a lungo penalizzati dalla pandemia” ha dichiarato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, "e che adesso speriamo possano restare visitabili senza più stop&go, compatibilmente con la situazione sanitaria. Il museo Novecento accoglierà i visitatori con nuove mostre preparate durante la forzata chiusura: tornare ad ammirare dal vivo le sale espositive sarà una scommessa di futuro e ripartenza per tutta la città".

“Dopo due mesi e più” aggiunge il direttore del museo Sergio Risaliti, "il Museo Novecento riapre le sue porte ai cittadini e lo fa con ben quattro nuove mostre che si aggiungono a quella dedicata a Henry Moore. "Dimostrazione del fatto che il nostro museo non è un deposito da mantenere in vita per occuparsi solo di conservazione, ma un centro di produzione in piena attività in cui convivono pratiche diverse, dalla valorizzazione della collezione alla progettazione di mostre, dalla mediazione culturale alla sperimentazione di nuove forme di comunicazione e partecipazione. Un luogo in cui si fanno ricerca e formazione, in cui si espongono capolavori del primo Novecento italiano assieme alle opere di giovani artisti, come Giulia Cenci, protagonista della scena italiana e internazionale, che con la sua mostra occupa tre sale del piano terra. A queste proposte, si aggiungono altri progetti impegnati su temi di attualità come la mostra Gender Gap, curata da Laura Andreini, che ha coinvolto ben venti architette internazionali, portando in evidenza una disparità di genere che colpisce anche il mondo dell’architettura.  Non ci dimentichiamo poi delle collezioni civiche, il cui patrimonio cerchiamo di valorizzare con modalità sempre diverse e dinamiche“. ”Con la riapertura“ prosegue ”inauguriamo dunque il nuovo ciclo Étoile, e lo facciamo prelevando dai depositi un’opera di Titina Maselli che raffigura idealmente la divina Greta Garbo, tra le star amate da Salvatore Ferragamo. Ringrazio infatti Stefania Ricci per aver acconsentito al prestito di una serie di calzature disegnate dal ‘Calzolaio dei sogni’ per la grandissima attrice. Continuiamo poi a riversare la nostra attenzione e quella del pubblico sui giovanissimi, in modo da dare loro l’occasione di confrontarsi con la vita del museo e la presenza di artisti di diversa generazione. Chiara Gambirasio classe 1998, ha installato le sue piccole poesie figurative sulle pareti del loggiato, un’impresa ardita vinta giocando con il vuoto e il silenzio, che assieme alle sue immagini compongono una sorta di paesaggio dell’anima, nel quale la risonanza emozionale scaturisce dai colori e dalle forme geometriche. In questi mesi ci siamo impegnati a mantenere alto il livello di proposta superando tutte le difficoltà del momento. Voglio ringraziare tutto lo staff del Museo Novecento che si è impegnato a raggiungere gli obiettivi preposti. Ho sempre dichiarato che il Museo è una realtà necessaria alla vita culturale della città, e sulla sua vitalità e coraggiosa programmazione si costruisce la sua autorevolezza e personalità". 

Il ciclo Duel, che si basa sul dialogo tra artisti emergenti e opere della collezione permanente, prosegue con la mostra personale di Giulia Cenci (Cortona, 1988), la giovane artista finalista al Maxxi Bvlgari Prize 2020. Tallone di ferro, questo il titolo, nasce e si sviluppa al piano terra del museo attorno al dialogo con il Leone di Monterosso – Chimera di Arturo Martini, scultura in bronzo del 1933-35 circa. A cura di Eva Francioli e Sergio Risaliti, dal 28 aprile al 22 agosto 2021.

La valorizzazione delle opere del museo prosegue inoltre con il nuovo progetto Étoile, a cura di Stefania Ricci e Sergio Risaliti, dal titolo Titina Maselli, Salvatore Ferragamo e il mito di Greta Garbo, realizzato in collaborazione con il Museo Salvatore Ferragamo. Il progetto intende porre sotto i riflettori un’opera tra quelle conservate nei depositi del museo e, in questa prima occasione, presenta un dipinto di Titina Maselli, autrice di un ritratto ideale di Greta Garbo. La personale ripercorre il legame tra la Divina e il Calzolaio dei sogni, sancito da una serie di calzature che Ferragamo realizzò appositamente per la Garbo ed eccezionalmente esposte negli spazi al secondo piano del museo. Dal 28 aprile al 29 agosto 2021.

Si rinnova poi l’appuntamento la rassegna Il tavolo dell’architetto. Negli ultimi tre anni, ben nove progetti sono stati realizzati in collaborazione con grandi architetti del panorama internazionale. Gender Gap, a cura di Laura Andreini, è una riflessione sul ruolo femminile nel mondo dell’architettura con la testimonianza di venti architette attive a livello mondiale. Dal 28 aprile al 10 ottobre 2021.

Nel loggiato del museo, tradizionalmente dedicato ad artisti emergenti, viene infine ospitata la mostra Istruzioni di volo di Chiara Gambirasio, artista lombarda che ha appena concluso la sua residenza alla Manifattura Tabacchi. La sua ricerca si concentra sulla rappresentazione della realtà attraverso il colore. Questa pratica, definita dall’artista stessa “Kenoscromia”, viene utilizzata anche nell’opera site-specific realizzata appositamente per il museo e pone l’attenzione su punti di colore che appaiono nella realtà come intrusi, che l’artista trasforma attraverso l’immagine in fulcri prospettici. Dal 28 aprile al 10 ottobre 2021. 

Per maggiori info: www.museonovecento.it

Orari: Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 11 alle 19; giovedì dalle ore 11 alle 14.

 

Firenze, il Museo Novecento riapre con quattro nuove mostre
Firenze, il Museo Novecento riapre con quattro nuove mostre


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